Canzoni rock dimenticate di dieci anni fa che meritano attenzione

Il panorama musicale degli ultimi dieci anni ha visto la nascita di numerosi brani che, pur non raggiungendo il grande successo commerciale, hanno contribuito in modo significativo alla crescita artistica di molte band. Questi pezzi spesso rimangono nell’ombra, ma possiedono tutte le caratteristiche per diventare veri e propri classici nascosti. In questo approfondimento vengono analizzati alcuni dei più interessanti esempi di tracce poco valorizzate, provenienti da album pubblicati tra il 2015 e oggi.
braking benjamin – bury me alive
album: dark before dawn (23 giugno 2015)
La band statunitense Breaking Benjamin si è distinta nel panorama rock grazie a un sound riconoscibile e a numerosi successi. Nel loro album Dark Before Dawn, oltre ai singoli principali come “Failure” e “Angels Fall”, si cela una traccia meno nota ma estremamente potente: “Bury Me Alive”. Questa canzone presenta un’atmosfera inquietante e un ritornello coinvolgente, dimostrando l’impegno del gruppo nel creare pezzi con personalità distintiva. Nonostante non abbia ricevuto una promozione dedicata, questa traccia rappresenta uno dei punti più interessanti del disco, con elementi che ne fanno un brano di elevato livello artistico.
saint asonia – king of nothing
album: saint asonia (31 luglio 2015)
Dopo l’addio di Adam Gontier dai Three Days Grace, il cantante ha intrapreso un nuovo progetto chiamato Saint Asonia, affiancato dal chitarrista Mike Mushok dei Staind. Dal loro debutto discografico emerge la traccia “King Of Nothing”, che meriterebbe maggiore attenzione. La canzone si distingue per il suo testo crudo e diretto, capace di ricordare i migliori momenti delle band di provenienza dei membri coinvolti. Sebbene fosse meno pubblicizzata rispetto ad altri brani dell’album, questa traccia rappresenta una testimonianza della capacità della formazione di creare musica autentica e coinvolgente.
young guns – memento mori
album: ones and zeros (8 giugno 2015)
I Young Guns hanno consolidato la propria fama internazionale con l’album Bones del 2012. Il successivo lavoro, Ones And Zeros, ha mantenuto alta l’attenzione grazie a singoli come “I Want All of You”. Tra le tracce meno sfruttate spicca “Memento Mori”, che avrebbe meritato una distribuzione come singolo per la sua intensità strumentale e il suo breakdown centrale memorabile. Questo pezzo rappresenta uno dei lati più profondi del gruppo ed esemplifica la qualità compositiva che li contraddistingue.
highly suspect – vanity
album: mister asylum (17 luglio 2015)
Tra le novità più promettenti del 2015 si inserisce il gruppo Highly Suspect, noto per lo stile originale e energico. Nonostante i singoli ufficiali siano stati pochi, la traccia “Vanity” emerge come esempio eccellente delle potenzialità della band. Con sonorità distintive e vocalizzi potenti, questa canzone evidenzia quanto possa essere innovativa la proposta artistica senza bisogno di grandi campagne promozionali. È uno dei brani più sottovalutati dell’album ma dotato di tutti gli elementi per essere apprezzato anche al grande pubblico.
three days grace – the real you
album: human (31 marzo 2015)
Dopo il cambio di frontman con Matt Walst, i Three Days Grace hanno mantenuto intatto il loro stile aggressivo con l’album Human. Tra i brani meno sponsorizzati compare “The Real You”, ultimo tassello del disco ma tra i più intensi dal punto di vista lirico ed emotivo. Ricorda alcune delle hit passate come “Never Too Late”, confermando che la band ha saputo conservare la propria identità anche dopo cambiamenti significativi nella formazione.
fall out boy – novocaine
album: american beauty / american psycho (16 gennaio 2015)
I fall out boy sono noti per aver prodotto alcuni tra i brani più iconici degli anni recenti come “Centuries”. All’interno dello stesso album si nasconde un pezzo molto valido ma meno conosciuto: “Novocaine”. Questa canzone mette in mostra le doti vocali del frontman Patrick Stump, capace sia di interpretazioni alte che profonde. Nonostante non abbia ottenuto lo stesso riscontro mediatico delle hit principali, rappresenta uno spaccato della versatilità artistica della band.
halestorm – i like it heavy
album: into wild life (10 aprile 2015)
L’album Into Wild Life ha riscosso notevole successo grazie alle sue performance su diverse chart Billboard; tra i brani finalisti c’è anche “I Like It Heavy”, che richiama sonorità classiche del rock duro con un tocco moderno portato dalla voce potente di Lzzy Hale. Questa traccia funziona da perfetto esempio dello stile energico della band ed è considerata una gemma nascosta da valorizzare maggiormente nelle future playlist live o radiofoniche.
bring me the horizon – what you need
album: that’s the spirit (11 settembre 2015)
I britannici Bring Me The Horizon sono noti per aver sperimentato diversi generi musicali nel corso della carriera; nel loro album emph{That’s The Spirit} hanno esplorato alternative rock fino a sfumature pop/rock moderne. Tra le tracce meno ascoltate spicca “What You Need,” che esprime tutta l’intensità emotiva tipica del gruppo ed è un esempio perfetto delle capacità comunicative attraverso la musica senza dover necessariamente puntare sui singoli principali pubblicizzati in fase promozionale.
Ecco alcune personalità coinvolte nei progetti citati:- Breaking Benjamin:
- Saint Asonia:
- Youth Guns:
- The Highly Suspect:
- Three Days Grace:
- Fall Out Boy:
- Halestorm:
- Brought Me The Horizon: