Doug Liman Accusa Amazon: 50 Milioni di Visualizzazioni per Road House Senza Compensi

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Il futuro di Road House 2

Il progetto di Road House 2 è stato ufficialmente confermato dagli Amazon MGM Studios, ma la possibilità che Doug Liman continui nel ruolo di regista rimane incerta. Questo dubbio è accentuato dal fatto che, nel suo percorso professionale, Liman non ha mai diretto un seguito e, inoltre, potrebbe nutrire un certo risentimento nei confronti dell’azienda di Jeff Bezos.

Le ragioni del malcontento

La frustrazione di Liman deriva dalla decisione di Amazon di modificare le modalità di distribuzione di Road House. Inizialmente, il regista aveva sottoscritto un contratto con la MGM per la distribuzione del film nelle sale cinematografiche. A seguito dell’acquisizione della MGM da parte di Amazon, la piattaforma ha scelto di rilasciare il film esclusivamente in streaming su Prime Video. Queste decisioni hanno generato disappunto, poiché il filmmaker e il cast non hanno ricevuto alcuna forma di compenso economico in linea con il successo ottenuto dal film.

Le dichiarazioni di Doug Liman

In un’intervista, Liman ha espresso la sua opinione sul fenomeno dello streaming, sostenendo l’importanza di diverse modalità di distribuzione. Ha sottolineato la disparità delle compensazioni economiche ricevute, nonostante il film avesse raggiunto una grande audience:

“Non ho problemi con lo streaming. Abbiamo bisogno che gli scrittori, i registi e gli attori lavorino. Il mio problema con Road House è che è stato realizzato per essere proiettato nei cinema e tutti sono stati retribuiti come se fosse un film da sala. Amazon ha cambiato le condizioni, e nessuno è stato adeguatamente compensato. È ingiusto.”

Personaggi e membri del cast

  • Doug Liman (regista)
  • Jake Gyllenhaal
  • Joel Silver (produttore)

Considerazioni sull’industria cinematografica

L’intervento di Liman pone interrogativi significativi sul futuro della distribuzione cinematografica e sull’equità retributiva per i professionisti del settore. Le sue preoccupazioni rispecchiano un dibattito più ampio riguardo all’equilibrio tra il cinema tradizionale e le nuove piattaforme di streaming.


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