Squid game stagione 3: il punteggio su rotten tomatoes divide critici e pubblico

Con l’uscita della terza stagione, Squid Game si avvia alla conclusione della sua narrazione originale, suscitando reazioni contrastanti tra pubblico e critica. La serie, diventata il titolo più seguito di Netflix dal suo debutto nel 2021, ha mantenuto un alto livello di attenzione grazie a un mix di tematiche sociali e suspense. Il finale ha generato discussioni profonde sulla qualità complessiva dell’ultima stagione e sul futuro del franchise.
reazioni critiche e opinioni del pubblico sulla terza stagione
la ricezione divisa tra critica e spettatori
Mentre i critici hanno generalmente confermato la validità della serie, gli utenti hanno mostrato una forte insodienza. Secondo le valutazioni raccolte da Rotten Tomatoes, la percentuale di approvazione degli spettatori è scesa al 51%, rispetto all’84% delle prime stagioni. La percezione generale indica che circa la metà del pubblico non si è sentita soddisfatta dalla conclusione della saga.
Il calo nelle preferenze si traduce in una diminuzione del gradimento complessivo: sebbene i punteggi dei critici siano ancora positivi con un overall dell’88%, le recensioni degli utenti sono molto meno entusiaste, evidenziando un gap che potrebbe influenzare il futuro commerciale e narrativo del franchise.
le principali criticità riscontrate nella stagione finale
la gestione dei personaggi e lo sviluppo narrativo
I fan hanno lamentato un’eccessiva rapidità nella conclusione delle vicende, con pochi approfondimenti sui personaggi principali. Le ultime puntate sono state considerate troppo condensate per permettere uno sviluppo adeguato delle storie individuali.
Soprattutto, molte scene chiave sono apparse poco approfondite o frettolose, lasciando gli spettatori insoddisfatti riguardo alle risposte attese su temi come l’identità del Front Man o le motivazioni dietro alcuni eventi fondamentali.
il finale controverso e le decisioni narrative
L’epilogo ha suscitato molte polemiche per aver lasciato alcune questioni senza risposte chiare. La morte di Gi-hun, considerata da molti come una scelta narrativa discutibile, ha alimentato il senso di insoddisfazione generale. La scena finale ha implicato che i giochi sarebbero stati trasferiti negli Stati Uniti, aprendo a possibili spin-off ma lasciando molti dubbi sulla coerenza complessiva della storia.
alcune morti ritenute ingiustificate o mal contestualizzate
dubbia sopravvivenza e decisioni shockanti
- Kang Dae-ho: ucciso da Gi-hun in modo sorprendente considerando il suo carattere affidabile;
- Jang Geum-ja: decisa a sacrificarsi per proteggere Jun-hee ma poi sceglie di togliersi la vita senza sviluppare ulteriormente il proprio arco narrativo;
- Hyun-ju: morta troppo presto rispetto ad altri personaggi più marginali ma meno amati dal pubblico;
Tali scelte narrative sono state interpretate come poco coerenti con lo sviluppo precedente dei personaggi e hanno contribuito a creare un senso di ingiustizia tra gli spettatori.
Mancanza di approfondimenti sui protagonisti secondari e sul mistero del Front Man
I finali degli episodi hanno mostrato poca esplorazione dei temi più complessi introdotti nel corso della serie. La brevità della stagione (solamente sei episodi) non ha permesso uno svolgimento articolato delle trame parallele o delle rivelazioni chiave come quella sull’identità del Front Man.
L’interesse verso i dettagli nascosti si è scontrato con una narrazione troppo rapida che non ha dato spazio a riflessioni approfondite sulle motivazioni dei personaggi o sugli aspetti filosofici sollevati dalla serie.
conclusioni: quale eredità lascia Squid Game?
Dopo tre stagioni ricche di colpi di scena e momenti disturbanti, squidd game si trova davanti a una fase cruciale per mantenere la propria rilevanza nel panorama televisivo internazionale. Il calo d’interesse degli spettatori mette sotto pressione Netflix, che sta già pianificando uno spin-off statunitense per ampliare l’universo narrativo. Le critiche rivolte all’ultimo capitolo evidenziano la necessità di migliorare l’approfondimento dei personaggi e offrire finali più soddisfacenti per preservare l’immagine complessiva della serie.
Ecco alcune figure coinvolte nella produzione:- DIRETTORE E SHOWRUNNER: Hwang Dong-hyuk
- CAST PRINCIPALE:
- Lee Jung-jae: Gi-hun / ‘No. 456’
- Park Sung-hoon: Hyun-ju (personaggio presente nella stagione 3)
- Jo Yu-ri: Jun-hee (madre del bambino)
- Yim Si-wan: Myung-gi (determinato a tutto pur di ottenere il premio)