Questo film italiano dimenticato ha superato un grande capolavoro sci-fi
una delle opere cinematografiche più audaci e controverse del cinema italiano
Il cinema italiano tra gli anni ’60 e ’80 si distingue per la sua capacità di adattarsi alle esigenze del mercato internazionale, spesso riproponendo copie o adattamenti di successi cinematografici stranieri. Tra le produzioni che hanno attirato l’attenzione per la loro natura sperimentale e per le vicende produttive, si annovera un film che rappresenta un esempio emblematico di genere B e di furbizia artistica italiana. Questo film si distingue non solo per le sue scelte narrative, ma anche per le vicende legate alla sua creazione, diventando un vero e proprio caso di studio nel panorama cinematografico nazionale.
alien 2 – sulla terra: il film e le sue caratteristiche principali
una trama incentrata sulla minaccia aliena sulla terra
Il film si concentra sul ritorno di una nave spaziale sulla Terra, che trasporta un gravissimo carico di uova di creature extraterrestri. Queste ultime sono determinate ad estinguere l’intera umanità. La narrazione vede protagonista una speleologa dotata di poteri extrasensoriali, coinvolta in un’operazione per contrastare la diffusione delle creature aliene. Durante un’esplorazione in una grotta, in compagnia di amici, cerca di trovare una soluzione per fermare l’invasione.
le origini e le motivazioni dietro alla produzione del film
Il progetto nasce da un accordo tra Ippolito e lo stabilitore di distribuzione internazionale, che finanziò l’opera con circa 400 milioni di lire. La scelta di ambientare il film in location sotterranee e la decisione di dare alla storia un’impostazione speleologica furono influenzate da queste risorse. Per ottimizzare i costi, si optò per le Grotte di Castellana in provincia di Bari, dove furono usate fotografie di scenografie già esistenti come scenografia vera e propria.
le strategie creative e le innovazioni tecniche
uso ingegnoso di effetti pratici all’interno del film
Per le creature aliene, si decise di impiegare una tecnica innovativa: le creature furono simulate usando trippa disposta in modo strategico davanti alla telecamera, ricreando la visione soggettiva delle creature e dando un effetto tremolante che simulava la vita dell’alieno. Tale metodo, suggerito da Mario Bava, fu fondamentale per ridurre i costi e ovviare alle limitazioni di budget.
incidenti in fase di ripresa e vicende curiose
Le riprese di alcune sequenze con effetti speciali, ambientate in uno scantinato di Roma, furono accompagnate da un ambiente decisamente poco ospitale. Tra odori sgradevoli di trippa andata a male e urla degli attori, la troupe fu sorpresa dall’arrivo della polizia, chiamata dai vicini che sospettavano un omicidio. Questo episodio si aggiunge alle molte vicende rocambolesche che caratterizzarono l’intera produzione.
il successo e l’eredità del film
Malgrado le criticità tecniche e le ristrettezze di budget, Alien 2 – Sulla Terra ottenne un riscontro positivo al box office globale, riuscendo a recuperare i costi di produzione e ottenendo un discreto successo commerciale. La sua storia, fatta di intuizioni creative e di scommesse rischiose, lo rende un esempio emblematico di come il cinema italiano sia capace di confrontarsi con i modelli di Hollywood in modo indipendente e innovativo.
personaggi e protagonisti principali
- Ciro Ippolito
- Angiolo Stella
- Mario Bava (consigliografia tecnica)
- Attrici e attori coinvolti nelle sequenze di effetti speciali