Serie italiana dimenticata con episodi da 140 secondi

l’evoluzione delle webserie italiane: dall’esperimento di “140 secondi” ai format più brevi
Nel panorama delle produzioni digitali italiane, alcune webserie hanno segnato tappe significative grazie alla loro originalità e capacità di adattarsi alle nuove modalità di fruizione. Tra queste, spicca un progetto del 2015 che ha rappresentato una svolta nel racconto online, dimostrando come la brevità possa diventare un punto di forza nella narrazione seriale.
la nascita e il successo di “140 secondi”
contesto e ispirazione
Nel momento in cui le webserie italiane cercavano ancora una propria identità, nacque “140 secondi”, distribuita tramite la piattaforma RAY della Rai. La serie fu ideata, scritta e interpretata da Valerio Bergesio, rappresentando un esempio innovativo nel settore digitale. Il titolo si richiama ai caratteri di Twitter dell’epoca, sottolineando l’intento di raccontare storie in modo rapido ed efficace.
struttura narrativa e temi trattati
Ogni episodio, della durata complessiva di circa 2 minuti e 20 secondi, proponeva una storia autoconclusiva incentrata sulla vita di Jacopo Alighieri, un giovane trentenne alle prese con le sfide quotidiane quali lavoro precario, relazioni complicate e crisi esistenziali. La struttura a “mosaico” consentiva di affrontare argomenti diversi con equilibrio tra leggerezza e profondità.
stile e influenze stilistiche
L’approccio narrativo si ispirava alla short comedy francese Bref, adottando uno stile dinamico con montaggi serrati e voice-over ironici. Questa scelta stilistica mirava a riprodurre sullo schermo il ritmo accelerato della vita moderna e la frammentazione dell’attenzione nell’era digitale.
impatto e riconoscimenti della produzione
“140 secondi” è stata prodotta da Cross Productions, in collaborazione con Rai Fiction. È stata tra le prime webserie italiane a ricevere supporto istituzionale, segnando un passo importante per le produzioni digitali nel nostro Paese. Nonostante ciò, il formato rimase limitato nel tempo rispetto ad altri paesi europei come Francia o Australia.
il primato delle webserie più corte in Italia
Sebbene “140 secondi” abbia rappresentato un esperimento pionieristico, non detiene il record italiano per la durata più breve. Questo primato spetta a “Il Progettino“, serie digitale ideata da Leonardo Settimelli e Micaela Martini composta da episodi che durano al massimo dieci secondi ciascuno (link esempio). Queste gag rapide sono pensate per divertire rapidamente gli spettatori.
personaggi notabili coinvolti nelle produzioni digitali italiane:
- Cristiano Bolla (giornalista)