Sanremo e la questione del triangolo ignorato da rai e comune

Il futuro del Festival di Sanremo: tra incertezze e trattative in corso
Il rapporto tra il Festival di Sanremo e la Rai sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con segnali che indicano un possibile cambiamento nel modo in cui questa storica manifestazione sarà organizzata e gestita. Dopo oltre sette decenni di collaborazione, si prospetta uno scenario incerto che potrebbe modificare le modalità di svolgimento dell’evento più prestigioso della musica italiana.
La fine di un’epoca: la rottura tra Rai e Comune di Sanremo
Una relazione lunga 75 anni
La collaborazione tra Rai e Comune di Sanremo, iniziata più di settantacinque anni fa, ha rappresentato per decenni il pilastro su cui si è costruito il successo del Festival. La tradizione prevedeva che la manifestazione fosse organizzata dalla Rai, che ne curava ogni aspetto, garantendo continuità e qualità.
L’atto ufficiale: un cambio nelle proprietà dei marchi
Recentemente, decisioni legali hanno riconosciuto che i marchi “Festival di Sanremo” e “Festival della canzone italiana” sono proprietà pubblica. Di conseguenza, devono essere assegnati tramite gara pubblica, come stabilito dal TAR e confermato dal Consiglio di Stato. Questo passaggio ha interrotto un equilibrio consolidato nel tempo basato sulla fiducia reciproca e sugli accordi informali.
I rischi legati alla perdita del ruolo storico della Rai
Senza partner per l’organizzazione?
Nell’attuale scenario, se l’accordo tra il Comune e la Rai dovesse saltare definitivamente, si avrebbe in mano un patrimonio simbolico importante ma senza una struttura capace di gestire l’evento. In tal caso si potrebbe procedere a un nuovo bando pubblico per individuare eventuali nuovi organizzatori.
L’impatto economico e strategico sulla città di Sanremo
Sanremo, infatti, non vive solo grazie al Festival. La manifestazione rappresenta anche un’importante leva economica legata a turismo, commercio ed immagine internazionale. La sua eventuale perdita comporterebbe ripercussioni significative sull’intero indotto locale.
I nodi principali sul futuro immediato del Festival
L’edizione 2026 e le Nuove Proposte
Sul fronte pratico, si avvicina la 76ª edizione del Festival. Il conduttore Carlo Conti, già impegnato nella preparazione dell’evento, ha definito alcune componenti fondamentali come il regolamento per i giovani artisti. La questione principale riguarda la categoria delle Nuove Proposte, con l’incertezza sulla partecipazione degli artisti selezionati attraverso Area Sanremo.
Cronoprogramma e scadenze cruciali
- L’accordo con gli organizzatori deve essere raggiunto entro questa settimana.
- Sarà necessario definire regole chiare circa l’età dei partecipanti (probabilmente 16-27 anni).
- Dovrà essere comunicato ufficialmente il procedimento d’iscrizione e le modalità della finale di Sanremo Giovani.
- I tempi stringono: la finalissima è prevista per dicembre.
Gli incontri tra istituzioni: trattative ancora aperte
Nelle ultime settimane sono stati convocati incontri riservati tra rappresentanti comunali e dirigenti Rai. Da fonti vicine alle parti emergono posizioni divergenti: da una parte si parla di uno “strappo insanabile”, dall’altra si segnalano segnali più concilianti. La verità resta nascosta dietro un velo di silenzio ufficiale.
L’effetto sulle dinamiche locali ed economiche
Sanremo sente forte la pressione economica derivante dalla mancata definizione delle modalità future del festival. L’evento rappresenta non solo uno spettacolo musicale ma anche una grande opportunità turistica ed economica per tutta la regione ligure.
Le criticità nelle richieste contenute nel bando
Diverse proposte avanzate dal bando emanato dal Comune appaiono poco aderenti alle esigenze nazionali. Tra queste vi è l’obbligo di trasmettere anche eventi secondari come la Sfilata in Fiore . Questa richiesta viene vista come poco strategica rispetto alla visibilità complessiva dell’evento sui palinsesti nazionali.
I costi ed i ricavi pubblicitari
- L’intenzione del Comune prevede una percentuale sulla raccolta pubblicitaria generata durante il festival.
- Tale proposta ha suscitato critiche da parte della Rai, che teme compromissione nei propri ricavi pubblicitari tradizionali.
Evoluzione futura: scenari possibili
A poche settimane dall’ultima edizione condotta da Carlo Conti, tutto sembra essere diventato molto più complicato rispetto al passato. Mentre alcuni analisti sottolineano come nessuno possa gestire meglio il Festival rispetto alla Rai stessa,
altri ipotizzano che nel medio-lungo termine sia inevitabile un cambio nei ruoli o addirittura nell’organizzazione complessiva dell’evento.
L’obiettivo resta trovare un’intesa rapida per assicurare lo svolgimento dell’edizione 2026 senza troppi intoppi.
Personaggi principali: strong>
- Sindaco Alessandro Mager
- Azienda Rai
- Bandi pubblici
- Carlino Conti (conduttore)
- Membri del Consiglio Comunale
- Membri del TAR & Consiglio di Stato
- Membri delle istituzioni coinvolte nelle trattative