Rosa: La Pellicola di Rai 5 con Lunetta Savino Svela Tabù e Rinascita nella Terza Età

Un racconto profondo e toccante che indaga le complessità dell’animo umano, mettendo in luce il processo di crescita personale e la ricerca di identità in seguito a una perdita profonda. La trasmissione del film Rosa, prevista per l’11 novembre su Rai 5, offre un’intensa rappresentazione della vita di una coppia anziana, Rosa e Igor, che convivono con il dolore per la scomparsa della figlia Maja.

Trama del film

Rosa segna il debutto alla regia di Katja Colja. Questo film narra la vicenda di Rosa e Igor, i quali conducono un’esistenza separata pur abitando sotto lo stesso tetto. Rosa, devastata dalla perdita della figlia, trascorre la maggior parte del tempo chiusa nel suo dolore, sia tra le mura domestiche che al cimitero, dove si prende cura della cappella dedicata alle ceneri di Maja. Igor, dal canto suo, cerca rifugio nel mare, dedicandosi al restauro della barca della figlia, un tentativo di mantenere vivo il suo ricordo.

La vita della coppia subisce una svolta significativa quando Rosa scopre un sex toy tra gli effetti personali di Maja. Questo incontro inatteso la spinge a entrare in contatto con Lena, una parrucchiera che conduce cerchi settimanali per aiutare le donne a riconnettersi con la loro sessualità. Grazie a questa esperienza, Rosa inizia un percorso di rinascita, approdando a una nuova consapevolezza del proprio corpo e della femminilità.

Stile e ambientazione

Katja Colja ha descritto Rosa come un’analisi delle barriere emotive e fisiche che separano i personaggi. Le ambientazioni invernali di Trieste accentuano il senso di isolamento e vulnerabilità, elementi che seguono i protagonisti nel loro cammino di evoluzione interiore. La regista impiega uno stile asciutto e distaccato, richiamando influenze del cinema dell’Europa dell’Est, mentre la fotografia esalta dettagli significativi che illustrano il dolore e le speranze dei personaggi.

Personaggi principali

La complessità dei personaggi è uno degli aspetti salienti del film. Rosa, interpretata con grande espressività da Lunetta Savino, è una madre di sessant’anni il cui lutto ha completamente trasfigurato la sua esistenza. La sua fragilità le impedisce di superare la perdita, isolandola dai legami più cari, in particolare dal marito Igor.

Igor, interpretato da Boris Cavazza, si presenta come una figura imponente e solitaria, anch’egli segnato dalla perdita della figlia. La sua reazione al lutto è differente; mentre Rosa si chiude in sé stessa, Igor trova rifugio nel mare, sperando di mantenere viva la memoria di Maja attraverso la manutenzione della sua barca. La loro connessione è ormai compromessa, intrappolata tra ricordi e confini invisibili.

Nel loro percorso, spicca la figura di Lena, portata in scena da Simonetta Solder. Questa parrucchiera eccentrica si fa portatrice di cambiamento, spingendo Rosa a scoprire aspetti della propria identità dimenticati, contribuendo così a un processo di rinnovamento personale.

Temi principali

Il film affronta vari temi, centrando in particolare l’elaborazione del lutto, vissuta in modo intenso e personale dai due protagonisti. La loro condizione emotiva è esemplificata dalla casa in vendita, un simbolo di un amore ormai in crisi. Si introduce il concetto di confine, sia simbolico che geografico, con Trieste a rappresentare il luogo di separazione e incontro tra diverse identità culturali.

La riscoperta della femminilità si presenta come un altro tema cruciale, con Rosa che, tramite il supporto di Lena e altre donne, intraprende un viaggio verso la guarigione interiore. La scoperta della sensualità in età adulta è trattata con delicatezza, evitando cliché e stereotipi, rendendo il film un racconto autentico della rinascita dopo il trauma.

In conclusione, Rosa trasmette un messaggio di speranza e resilienza, evidenziando come sia possibile riscoprire se stessi anche dopo aver affrontato le prove più difficili della vita.