Mad men: come la prima stagione ha definito il fallimento e il successo di don draper

analisi della narrazione e delle premesse di mad men
Mad Men, serie televisiva andata in onda su AMC dal 2007 al 2015, rappresenta uno dei più significativi esempi di dramma ambientato negli anni ’60. La trama segue la carriera di Don Draper, direttore creativo di un’agenzia pubblicitaria newyorkese, e si distingue per la sua capacità di anticipare e costruire il percorso narrativo che porterà alla conclusione della storia. Un aspetto interessante riguarda come le scelte narrative e le premesse poste fin dalla prima stagione abbiano previsto gli sviluppi finali del personaggio principale.
la costruzione del personaggio di don draper
Don Draper è descritto come un uomo affascinante, enigmatico e spesso imprevedibile. La sua figura incarna i contrasti tra successo professionale e fragilità personale. Fin dai primi episodi, emerge il suo desiderio di autonomia e il timore di essere scoperto nella sua vera identità, poiché in realtà si chiama Dick Whitman e ha rubato l’identità a un ufficiale morto durante la guerra di Corea. Questa doppia vita rappresenta uno dei temi centrali della serie, che condizionano le sue scelte sia sul piano privato che professionale.
l’anticipazione del declino: il ruolo di mcann erickson
dal primo episodio all’epilogo
Nella prima stagione, l’introduzione dell’amministratore delegato Jim Hobart e la successiva acquisizione dello studio Sterling Cooper da parte di McCann Erickson sono elementi che prefigurano il futuro del protagonista. Attraverso questa operazione commerciale, si evidenzia come Don Draper sia destinato a confrontarsi con una realtà molto diversa rispetto alla libertà creativa cui era abituato nel suo precedente ambiente.
le strategie manipolative di mcann
Jim Hobart utilizza metodi poco trasparenti per attrarre Don Draper alla McCann, coinvolgendo anche Betty Draper in un tentativo di seduzione professionale tramite una finta opportunità lavorativa. Questo stratagemma rivela le modalità poco etiche adottate da McCann Erickson per consolidare il proprio potere nel settore pubblicitario.
perché don draper rifiutava mcann erickson
La riluttanza di Don Draper nei confronti dell’azienda deriva non solo dalla paura che questa avrebbe potuto scoprire la sua vera identità ma anche dal suo forte desiderio di mantenere l’indipendenza creativa. Già nella terza stagione, Draper definisce McCann come una “fabbrica di salsicce”, sottolineando il suo disprezzo per l’approccio industriale e privo di autenticità adottato dall’agenzia.
Inoltre, Don temeva che l’appartenenza a McCann avrebbe comportato la perdita della propria libertà artistica e personale. La sua reticenza nasce anche dalla consapevolezza che un gigante internazionale come McCann Erickson avrebbe potuto facilmente scoprire il suo passato nascosto come Dick Whitman.
dallo sviluppo alla conclusione: il ruolo delle campagne pubblicitarie iconiche
L’apice narrativo si raggiunge con la creazione dell’annuncio Coca-Cola degli anni ’70, considerato uno dei più grandi capolavori pubblicitari mai realizzati. La scena finale mostra Don Draper in California mentre concepisce lo slogan “I’d Like to Buy the World a Coke”, simbolo della sua rinascita professionale sotto l’egida dell’agenzia McCann Erickson.
Personaggi principali:- Jon Hamm – Don Draper
- January Jones – Betty Draper
- Chelcie Ross – Conrad Hilton
- Sally Field – Betty’s mother (nella serie)
- Elisabeth Moss – Peggy Olson
- Vincent Kartheiser – Pete Campbell
- Ian Beattie – Salvatore Romano