Francesca Draghetti svela: ‘La nostra comicità è superata, e la TV non mi manca’
la storia della premiata ditta
La vicenda della Premiata Ditta rappresenta un affascinante intreccio di amicizie, carriere individuali e progetti condivisi. Nonostante il marchio abbia cessato di esistere da quasi vent’anni, il legame tra i suoi membri continua a rimanere forte e resistente nel tempo.
un inizio da amici
“Quattro amici che hanno seguito i loro sogni e che per un lungo periodo hanno condiviso questo percorso”, afferma Francesca Draghetti, una delle protagoniste del gruppo, che ha scelto di allontanarsi dal panorama televisivo. Insieme a Roberto Ciufoli, Francesca gettò le basi per il loro viaggio. Entrambi amici e scout, trascorrevano le serate animando le notti attorno al fuoco, dando vita a storie e sketch.
Successivamente, un ulteriore incontro avvenne al liceo, dove Ciufoli e Pino Insegno si trovarono a condividere la stessa aula. Questo consolidò l’intesa tra i tre: “Iniziammo a lavorare insieme, anche con l’aiuto della nonna di Pino, che finanziò il nostro primo spettacolo”, ricorda Francesca con un sorriso.
la nascita di un fenomeno
Negli anni ’80, il gruppo si ampliò e si trasformò in L’Allegra Brigata, dando il via a collaborazioni importanti che portarono a esibizioni in televisione, tra cui il ‘G.B. Show’, dove conobbero anche il celebre Gino Bramieri.
Un altro capitolo cruciale avvenne grazie a Gianni Boncompagni, che scelse Francesca, Pino e Roberto per il programma ‘Pronto, chi gioca?’, dando vita ufficialmente alla Premiata Ditta con l’invenzione del nome da parte di Pino Quartullo. Il titolo evocava un’idea di prestigiosa artigianalità.
il successo in tv e oltre
Il vero successo arrivò con ‘Ricomincio da 2’, dove le parodie delle soap opera si rivelarono un’intuizione vincente. L’accoglienza del pubblico fu clamorosa, portando il gruppo a diventare un punto di riferimento nella comicità italiana.
Con il passaggio a Mediaset, la sitcom ‘Finché c’è ditta c’è speranza’ rese il lavoro ancora più sfidante. “Era divertente e impegnativo, ma vivevamo settimane di delirio per ogni stagione”, racconta Francesca.
l’evoluzione della comicità
Francesca Draghetti ammonisce che la comicità attuale non riscuoterebbe lo stesso successo in un contesto moderno. La TV di oggi richiede formule diverse, più di tipo stand-up, e i tempi sono cambiati. “Oggi ci si aspetta un livello molto elevato e la comicità basata su travestimenti sta scomparendo”, riflette.
un legame che perdura
Nonostante la Premiata Ditta non sia più attiva da quasi due decenni, il vincolo emotivo rimane intatto. Ognuno di loro ha intrapreso percorsi diversi, ma l’affetto e la considerazione reciproca continuano a mantenere viva la loro storia comune.
l’attività di doppiaggio
Francesca è attualmente impegnata nel mondo del doppiaggio, dove lavora sia come doppiatrice che come dialoghista. Questo lavoro le consente di avere una visione profonda dei film, permettendo di esplorare ogni dettaglio delle performance degli attori.
il valore della parodia
Il suo amore per la parodia rimane forte, anche se oggi potrebbe risultare difficile trovare temi iconici su cui scherzare. Francesca sottolinea che l’essenza della comicità sta nel saper identificare qualcosa che il pubblico ama, come appunto fecero con ‘Beautiful’.
il futuro della premiata ditta
In conclusione, il gruppo ha imparato a condividere ruoli e responsabilità senza competizioni. La Premiata Ditta è un esempio di come amicizia e professionalità possano coesistere, celebrando il talento di ognuno senza mai oscurare l’altro.
membri e collaboratori storici
- Francesca Draghetti
- Roberto Ciufoli
- Pino Insegno
- Tiziana Foschi
- Massimo Popolizio
- Gino Bramieri
- Gianni Boncompagni
- Pino Quartullo
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