Finale di my hero academia: i cattivi hanno vinto davvero

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l’evoluzione di “my hero academia”: un’analisi degli effetti della fine della guerra tra eroi e villain

Il climax della serie My Hero Academia si è concluso con la vittoria dei protagonisti, grazie alla sconfitta di All For One da parte di Deku. L’epilogo presenta un quadro apparentemente positivo, con la società in fase di ricostruzione e i supereroi che hanno prevalso sui villain. Dietro questa conclusione si celano dinamiche molto più complesse, che hanno permesso ad alcuni antagonisti di realizzare i propri obiettivi e di lasciare un’impronta duratura sul mondo.

la crisi ancora aperta del sistema degli eroi

le problematiche evidenziate dalla lega dei villain

Al termine della battaglia, appare evidente che, sebbene la maggior parte dei villain siano stati apparentemente sconfitti o eliminati, alcuni di loro sono riusciti a portare avanti le proprie ambizioni. Shigaraki Tomura, in particolare, desiderava distruggere il mondo esistente a causa della sua infanzia travagliata e della sua perdita di fede nel sistema. La sua azione ha causato cambiamenti profondi nella società, anche se non tutti hanno apprezzato tali mutamenti. La sua caduta, infatti, ha favorito un processo di riconoscimento e accettazione delle quirks, anche tra chi era stato emarginato, sfidando le convenzioni precedenti.

gli obiettivi realizzati dai villain

le vittorie individuali e collettive

Non tutti i membri della League of Villains sono riusciti a raggiungere le proprie mete, ma alcuni hanno dimostrato di aver ottenuto ciò che desideravano. Spinner, ad esempio, ha conseguito il suo sogno di creare un mondo più vicino alle idee di Stain, tornando a sottolineare il ruolo della lotta ideologica. Himiko Toga, vittima di emarginazione sociale, ha invece cercato di vivere liberamente, con il desiderio di trovare l’amore nel sangue. La sua morte ha portato a iniziative come il progetto di consulenza sui quirk per le nuove generazioni, promossa da Ochaco Uraraka, per prevenire emarginazioni future.

decisioni che hanno plasmato il destino

gli obiettivi raggiunti, anche contro le aspettative

Alcuni villain, come All For One, avevano mete più personali e di rivalsa. La sua ricerca di riunificazione con il fratello Yoichi, ad esempio, si è concretizzata attraverso l’uso di Shigaraki, che ha accumulato e tramandato il suo potere. Dabi, invece, ha realizzato l’obbiettivo di allontanarsi dal suo passato famigliare e di sfregiare la reputazione del padre Endeavor, che ha deciso di ritirarsi. La pubblicazione di un libro che documenta le azioni della League of Villains ha contribu­ito a mantenere vivo il ricordo delle loro imprese e a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi delle quirks non controllate.

l’eredità lasciata dai villain e le conseguenze durature

mutamenti sociali e nuove prospettive

Nonostante la fine violenta della saga, gli effetti delle azioni dei villain hanno lasciato un segno indelebile sulla società. La percezione delle peculiarità genetiche è cambiata: molti ora sono più propensi ad accogliere persone con quirks insoliti o fuori norma. Il caso di Dabi ha aumentato la vigilanza sui matrimoni tra individui con quirks complementari, mentre le opere di Spinner hanno contribuito a ricordare il potenziale di reazione di coloro che si sentono esclusi o oppressi.

Inoltre, la vittoria sui villain ha innescato un processo di riforma nell’ambito delle istituzioni di tutela e supporto dei giovani con quirks. Se inizialmente sembrava che gli eroi avessero prevalso, la realtà più profonda è che la società stessa ha affrontato un percorso di revisione e crescita, anche grazie alle azioni e alle idee degli antagonisti.

personaggi e membri del cast:
  • Shigaraki Tomura
  • Dabi (Toya Todoroki)
  • Himiko Toga
  • Spinner
  • All For One
  • Ochaco Uraraka

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