Espressioni de Il racconto dell’ancella spiegate

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le espressioni più ricorrenti in “the handmaid’s tale” e il loro significato

Il mondo distopico di Gilead si caratterizza per un linguaggio specifico, ricco di frasi che assumono un valore simbolico e spesso anche minaccioso. Queste espressioni sono diventate iconiche all’interno della serie televisiva “The Handmaid’s Tale”, rappresentando non solo rituali linguistici, ma anche strumenti di controllo sociale e religioso. In questo approfondimento verranno analizzate le cinque frasi più frequenti, spiegandone l’origine, il significato e il ruolo nel contesto narrativo.

le cinque frasi più emblematiche di gilead

1. under his eye

Tra le espressioni più ascoltate in Gilead, “Under His Eye” si distingue come formula di commiato. Questa frase viene pronunciata da molte figure della società gileadea al termine di un incontro o prima di separarsi. Significa che Dio osserva ogni cosa, offrendo una sorta di conforto spirituale ai credenti.

Questa frase ha anche un lato oscuro: funge da monito costante a rimanere sotto controllo, ricordando che chiunque potrebbe essere sorvegliato da occhi invisibili o dai membri delle forze dell’ordine come i cosiddetti Eyes. La frase assume così una duplice valenza: religiosa e repressiva.

2. blessed be the fruit

Il saluto principale tra le donne di Gilead è “Blessed Be the Fruit“, che mira a incoraggiare la fertilità in un contesto in cui la riproduzione è considerata sacra. La frase richiama simbolicamente i figli come frutti della vita divina e sottolinea il ruolo delle Handmaids come portatrici di prole.

Sotto questa forma apparentemente benevola si cela una concezione oppressiva: attribuisce alle donne un compito divino e li obbliga ad accettare la propria subordinazione ai Commanders, con l’idea che tutto sia voluto dalla volontà divina.

3. may the lord open

Dopo aver ricevuto il saluto “Blessed be the fruit“, la risposta corretta è “May the Lord Open“. Questa espressione rafforza l’idea che la capacità riproduttiva sia un dono divino e auspica che Dio favorisca ulteriormente la nascita dei figli.

Questa formula funge da promemoria costante del motivo per cui Gilead è stato fondato: combattere l’infertilità attraverso una fede cieca nella volontà divina.

4. praise be

L’espressione “Praise Be” rappresenta una forma breve ed efficace di ringraziamento verso Dio. Usata frequentemente dai personaggi della serie, questa frase serve a riaffermare la fede dei cittadini gileadei e a sottolineare che tutto avviene secondo il volere divino.

Questo modo di esprimersi contribuisce a consolidare l’ideologia religiosa alla base del regime totalitario instaurato a Gilead.

5. nolite te bastardes carborundorum

Tra le frasi più simboliche troviamo “Nolite Te Bastardes Carborundorum“, una pseudo-latina creata ad hoc per veicolare un messaggio di ribellione. Significa approssimativamente “Non lasciare che i bastardi ti schiacciare“. Questa espressione motiva le protagoniste a resistere alle oppressioni del regime.

Sebbene sia una lingua inventata o mescolanza tra latino reale e parole inglesi, questa frase assume grande valore come motto clandestino contro l’autoritarismo gileadeo.

personaggi principali e ospiti del cast

  • Elisabeth Moss
  • Yvonne Strahovski
  • Mackenzie Davis
  • Aunjanue Ellis-Taylor
  • Samira Wiley
  • IDris Elba (ospite)
  • Cynthia Erivo (ospite)
  • Nathan Lane (ospite)
  • Lena Headey (ospite)
  • Benedict Cumberbatch (ospite)
  • Kerry Washington (ospite) strong>
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