Albano carrisi e famiglia nel bosco: un’offerta speciale del cantante
Una vicenda che ha suscitato molte riflessioni riguarda la decisione del Tribunale per i minorenni dell’Aquila di allontanare tre figli di una coppia australiana che aveva scelto di vivere isolata nel bosco, in Abruzzo. Questa storia mette in luce i conflitti tra scelte di vita alternative e le normative sulla tutela dei minori, divise tra opinioni pubbliche e valori culturali diversi.
contesto della vicenda: la famiglia Trevallion e il provvedimento giudiziario
La coppia composta da Nathan Trevallion e Catherine Birmingham ha optato per un’esistenza nel verde, in un’area di Palmoli, lontano da strutture moderne e servizi urbani. La loro decisione di educare i figli seguendo metodi di educazione parentale e senza strutture interne come il bagno è stata giudicata dal tribunale come motivo sufficiente per il loro allontanamento.
Il tribunale ha così deciso di trasferire i tre bambini in una casa protetta, motivando il provvedimento con l’inadeguatezza dell’abitazione, priva di alcuni servizi di base, e con le modalità educative considerate limitanti per la socializzazione dei minori.
la posizione di al bano carrisi: solidarietà e condivisione delle scelte di vita
Il cantante di Cellino San Marco, noto per aver scelto uno stile di vita simile in passato, si è schierato a favore della famiglia Trevallion. Ha condiviso la sua esperienza personale di vita nel verde, ricordando di aver costruito una casa lontano dal centro, affrontando difficoltà come la mancanza di acqua corrente e di un bagno interno.
il suo racconto personale sulla vita rurale
Al Bano ha sottolineato di aver pagato nel 1970 circa 20 milioni di lire per ottenere l’allacciamento all’energia elettrica e di attingere ancora oggi acqua dai pozzi artesiani. Ha ribadito che tale stile di vita era una scelta consapevole e non un disagio, e che i propri figli, anche se cresciuti in ambienti diversi, avevano frequentato scuole straniere senza contaminazioni negative.
Per lui, la decisione del tribunale appare esagerata. Ha scelto di mettere a disposizione della famiglia Trevallion una casa immersa nel verde, sicura e gratuita, dimostrando solidarietà e disponibilità ad offrire anche un’occupazione qualora ne avessero bisogno.
una riflessione più ampia su valori, educazione e libertà di scelta
Al Bano ricorda che il suo stile di vita si basa su radici profondamente contadine e sulla volontà di proteggere i propri figli dall’inquinamento e dalle influenze negative della società moderna. Questa sua presa di posizione si inserisce in un quadro più ampio di battaglie culturali e di solidarietà a famiglie che vivono ai margini del conformismo.
Il cantante ha ricordato anche i momenti di aiuto a famiglie di altre nazionalità, come quelle dell’Albania e dell’Ucraina, nei periodi di emergenza, sottolineando come l’umanità non possa essere ignorata o abbandonata.
La vicenda dei Trevallion si trasforma così in uno spunto di riflessione sull’equilibrio tra protezione e libertà di scelta, ponendo l’accento sull’importanza di amare, rispettare e prendersi cura dei minori, indipendentemente dalle modalità di vita adottate dai genitori.
persone coinvolte e figure principali
- Nathan Trevallion
- Catherine Birmingham
- Al Bano Carrisi
- Romina Power (ricordo di Al Bano)
- Giudici del Tribunale dell’Aquila