10 episodi di smallville da evitare assolutamente

piccoli fallimenti di Smallville: episodi che hanno deluso le aspettative
La serie Smallville, celebre per aver reinventato l’origine di Superman attraverso un’ottica adolescenziale, ha riscosso grande successo nel corso degli anni. Alcuni episodi si sono distinti per scelte narrative discutibili, tonalità poco coerenti o semplicemente per la noia che hanno provocato nello spettatore. Questo articolo analizza alcune delle puntate più criticate, evidenziando i motivi per cui risultano essere dei punti deboli in una produzione altrimenti apprezzata.
episodio “Noir” della sesta stagione
un’interpretazione visiva troppo ambiziosa e poco incisiva
L’episodio intitolato “Noir” avrebbe potuto rappresentare uno dei momenti più innovativi di Smallville, grazie alla sua estetica in bianco e nero e all’atmosfera da crime story degli anni ’40. Purtroppo, il risultato finale si è rivelato deludente: la narrazione si trascina senza ritmo, con sequenze lente e poco coinvolgenti. La scelta di ambientare la puntata in un reality alternativo onirico non ha portato a nulla di significativo, lasciando lo spettatore con una sensazione di vuoto.
Il protagonista Jimmy Olsen viene inserito come veicolo narrativo principale del viaggio noir, ma il suo ruolo appare troppo marginale rispetto alle potenzialità dell’idea originale. Il tono stilistico si perde tra cliché e scene prolisse, rendendo l’intera esperienza piatta e priva di mordente.
episodio “Spell” della quarta stagione
una deriva stereotipata nel tentativo di cavalcare le mode supernatural
L’episodio “Spell” si distingue come esempio lampante di come la serie abbia cercato di adattarsi alle tendenze del momento senza riuscire a farlo con eleganza. La trama ruota attorno a Lana, Lois e Chloe possedute da streghe del XVII secolo, vestite in modo gotico. Questa svolta sovrannaturale risulta forzata e poco credibile, mescolando elementi magici con mitologia kryptoniana in modo confuso.
I personaggi principali sembrano a disagio nelle loro nuove vesti e il tono oscillante tra comicità involontaria e dramma esagerato rende difficile seguire la puntata con interesse. La sceneggiatura ricorre a cliché già usati altrove, compromettendo ulteriormente la qualità complessiva dell’episodio.
“Thirst”: un approccio superficiale ai vampiri
una storia ispirata dalle mode teen ma mal sviluppata
Nella quinta stagione, Smallville ha provato ad esplorare il tema dei vampiri attraverso l’episodio “Thirst”. La vicenda segue Lana mentre entra in contatto con una confraternita di vampiri letterali. L’intenzione era probabilmente quella di cavalcare l’ondata dei teen vampire popolarizzata da produzioni come Buffy the Vampire Slayer. L’esecuzione lascia molto a desiderare: troppe scene sfruttano stereotipi horror banali e un’eccessiva attenzione sulla figura femminile vampiresca.
L’approccio superficiale alla tematica si traduce in dialoghi improbabili e situazioni forzate che non aggiungono nulla alla narrazione principale. Il risultato è un episodio che sembra più una parodia mal riuscita piuttosto che una parte integrativa della trama complessiva della serie.
“Hypnotic”: uno stallo emotivo e narrativo
una puntata che rallenta troppo lo sviluppo delle relazioni chiave
“Hypnotic” rappresenta uno dei capitoli meno memorabili della quinta stagione: la storia si concentra su Clark manipolato mentalmente da Simone (un villain dimenticabile) per interrompere bruscamente il rapporto con Lana. La scena appare artificiosa ed estremamente rigida, riflettendo un tentativo mal riuscito di gestire i conflitti amorosi tra i protagonisti.
L’inserimento del personaggio Dr. Fine (alias Brainiac) sembra scollegato dal resto della narrazione principale; questa disconnessione contribuisce ad aumentare il senso di filler totale dell’episodio. Le scelte narrative risultano forzate e prive di reale tensione o approfondimento emotivo.
“Subterranean”: quando la trama secondaria manca d’impatto
l’episodio sull’immigrato clandestino che rallenta la stagione
Nella sesta stagione, “Subterranean” si presenta come uno degli episodi meno rilevanti: Clark scopre un ragazzo immigrato illegalmente rinchiuso in tunnel sotterranei sotto Smallville. La narrazione sembra perdere tempo su una vicenda marginale rispetto alle grandi trame legate ai meteoriti ed ai conflitti interni ai personaggi principali.
Sebbene possa sembrare interessante dal punto di vista sociale o umano, questa storyline appare fuori contesto rispetto agli eventi principali dell’arco narrativo stagionale ed è percepita come un riempitivo privo di reale impatto emotivo o significatività narrativa.
Membri del cast e ospiti presenti negli episodi discussi:
- Tomas Welling – Clark Kent / Superman;
- Kristin Kreuk – Lana Lang;
- Alyson Mack – Chloe Sullivan;
- Eri Durance strong>- Lois Lane;
- Dave Bautista strong>- Aldar (stagione 6);
- Dick Van Dyke strong>- cameo speciale;
- Diverse guest star nei vari episodi discussi;
- Membri dello staff tecnico coinvolti nella realizzazione degli episodi criticati;