Star Trek DS9 Ha Segretamente Cercato Di Salvare Voyager Durante La Guerra Domioniana

La serie Star Trek: Deep Space Nine ha cercato di assistere la USS Voyager, bloccata nel Quadrante Delta, nonostante Starfleet fosse impegnata nella Guerra del Dominio. La USS Voyager, infatti, non poteva informare Starfleet della propria situazione fino all’episodio “Message in a Bottle” della quarta stagione di Star Trek: Voyager, quando il Dottore olografico, interpretato da Robert Picardo, invia il proprio programma nel Quadrante Alfa tramite una stazione di relay subspaziale abbandonata. Dopo aver affrontato un intrigo romulano a bordo della USS Prometheus, il Dottore riesce a contattare il Comando di Starfleet, che promette di fare il possibile per riportare la Voyager a casa.
Star Trek: DS9 Poteva Salvare la USS Voyager
La USS Defiant Aiutò Starfleet nella Ricerca dei Corridoi Transwarp
Star Trek: Deep Space Nine avrebbe potuto salvare la USS Voyager se la ricerca condotta dalla USS Defiant sulla anomalia di compressione subspaziale avesse portato realmente Starfleet a creare corridoi transwarp. L’episodio “One Little Ship” di DS9 è andato in onda poco dopo “Message in a Bottle”, per cui Starfleet era già a conoscenza della situazione di Voyager e stava cercando attivamente modi per riportarla a casa. Sebbene il Capitano Sisko fosse convinto che la creazione di corridoi transwarp avrebbe aiutato Starfleet a prevalere sul Dominio, bypassare il limite di velocità warp avrebbe anche facilitato un rapido ritorno della USS Voyager.
Il Piano di DS9 per Riportare la USS Voyager a Casa Non Avrebbe Funzionato
Il Crossover Sottile di DS9 e il Fine di Star Trek: Voyager
Il piano di Star Trek: Deep Space Nine per riportare a casa la USS Voyager dal Quadrante Delta appare credibile, ma non sarebbe stato efficace. Nell’episodio “One Little Ship”, i Jem’Hadar attaccano la USS Defiant, lasciando Dax, Bashir e O’Brien con la responsabilità di salvare i loro compagni. La tensione drammatica dell’episodio deriva dagli ingegnosi stratagemmi della piccola navetta, che riesce a sconfiggere i Jem’Hadar a grandezza naturale. Se la ricerca della compressione subspaziale fosse stata veramente fruttuosa, il successo della Defiant avrebbe portato alla conclusione di Star Trek: Voyager già dopo sole quattro stagioni, privando così il pubblico delle sue migliori trame.
Nel quinto episodio della quinta stagione di Star Trek: Lower Decks, si può scorgere cosa sarebbe potuto accadere alla USS Voyager se Starfleet avesse avuto successo nel riportare l’equipaggio di Janeway a casa grazie alla ricerca condotta in “One Little Ship”.
Queste due puntate del 1998 costituiscono un crossover sottile ma affascinante tra Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager. La visita del Dottore nel Quadrante Alfa in “Message in a Bottle” rivela l’aggiornamento delle uniformi di Starfleet presente nell’EMH Mark 2, a testimonianza di un periodo turbolento durante la guerra del Dominio. Contestualmente, “One Little Ship” dimostra che il contatto della USS Voyager con il Comando di Starfleet non è stato ignorato, poiché Star Trek: Deep Space Nine sta inavvertitamente ricercando un metodo per riportare la USS Voyager a casa.
- Benjamin Sisko (Avery Brooks)
- Jadzia Dax (Terry Farrell)
- Julian Bashir (Alexander Siddig)
- Miles O’Brien (Colm Meaney)
- Reginald Barclay (Dwight Schultz)