Sorry reacher è il miglior dad show di sempre trasmesso su showtime dieci anni fa

Il panorama televisivo offre diverse produzioni che, pur appartenendo a generi simili, si distinguono per profondità narrativa, intensità emotiva e stile di rappresentazione. In questo approfondimento, verranno confrontate due serie iconiche: una più recente, incentrata su azione e protagonisti silenziosi, e un’altra che ha saputo coniugare forza fisica e introspezione psicologica, risultando un modello di riferimento per gli appassionati di drammi familiari e personaggi complessi.
ray donovan già una perfetta esemplificazione del “dad show” un decennio prima
la produzione HBO proponeva un equilibrio tra mascolinità intensa ed emozioni profonde
Prima dell’affermazione di Reacher, nel 2013 è approdata su Showtime la serie Ray Donovan. La narrazione si svolge nell’ambiente glamour ma corrotto di Los Angeles (e successivamente New York), seguendo le vicende di Ray Donovan interpretato da Liev Schreiber. Il protagonista è un “risolutore” che interviene nelle crisi dei potenti e ricchi della città, gestendo situazioni delicate come ricatti, corruzioni o smaltimento di prove. La sua figura incarna un mix di violenza concreta e vulnerabilità nascosta: uno stereotipo di eroe diverso dal classico combattente puro.
Similmente a Reacher, anche Ray Donovan si rivolge agli estimatori di protagonisti silenziosi ma carichi di significato. La differenza sostanziale risiede nella capacità della serie HBO di esplorare l’aspetto emotivo del personaggio principale. Ray non è semplicemente un uomo duro: è un uomo segnato dal passato, in lotta con sé stesso mentre cerca di mantenere il controllo sulla propria vita e famiglia. La serie affronta temi quali disfunzioni familiari, traumi interiori, senso di colpa cattolico e il peso della lealtà.
L’insieme viene arricchito da un cast secondario molto forte: Jon Voight nei panni del padre Mickey Donovan, Paula Malcomson come Abby (moglie di Ray), oltre a Eddie Marsan e Dash Mihok nei ruoli dei fratelli altrettanto tormentati. Ogni scena familiare diventa una vera e propria bomba ad orologeria fatta di segreti nascosti e tensione latente.
ray donovan non è un action show tradizionale ma una narrazione coinvolgente
le sequenze d’azione sono sostituite da tensione psicologica e dramma familiare
Sebbene Reacher sia caratterizzato da scene d’azione mozzafiato che alimentano ritmo frenetico ed adrenalina pura, Ray Donovan predilige atmosfere più lente ma più intense sul piano emotivo. Le sparatorie o i combattimenti fisici sono meno frequenti; al loro posto prevalgono momenti in cui la tensione cresce lentamente fino a esplodere in atti violenti o confessioni dolorose. Quando Ray si scaglia contro qualcuno, lo fa perché dentro sta crollando qualcosa: ogni colpo è il risultato di anni accumulati di dolore represso.
La serie si distingue anche per il suo ritmo più ponderato rispetto all’azione continua tipica delle produzioni come Reacher. Le trame si sviluppano con calma crescente verso climax emozionali piuttosto che attraverso sequenze d’impatti immediati. Questo approccio permette allo spettatore di immergersi nelle dinamiche complesse dei personaggi e nelle conseguenze delle loro scelte.
Ampio spazio viene dato anche alle ambientazioni: mentre Reacher prospera in piccoli paesi pieni di misteri, Ray Donovan racconta le luci abbaglianti ma spesso ingannevoli dello star system hollywoodiano – dove ogni segreto può essere sepolto sotto tonnellate d’inganni o manipolazioni. Dal momento in cui la trama si sposta a New York nel corso della sesta stagione, i conflitti assumono dimensioni ancora più profonde ed estese.
il valore di ray donovan per gli appassionati del genere
Sebbene la spettacolarità delle scene d’azione sia certamente uno degli elementi distintivi de Reacher, questa produzione si rivela meno centrata sulle sequenze fisiche rispetto alla profondità psicologica offerta da Ray Donovan. Quest’ultima mostra come i conflitti interiori possano essere altrettanto coinvolgenti quanto quelli visivi; il protagonista combatte non solo contro gli antagonisti esterni ma soprattutto con sé stesso.
Percorrendo strade diverse – quella dell’adrenalina immediata o quella del dramma introspettivo – entrambe le serie rappresentano modelli efficaci per chi cerca storie intense con protagonisti forti ma complessi:
- Reacher: azione pura ed effetti visivi spettacolari;
- Ray Donovan: introspezione profonda ed elaborata gestione dei conflitti emotivi;
- Narrative tese tra violenza simbolica e relazioni familiari complicate;
- Casting stellare con attori capaci di incarnare personaggi tormentati;
- Toni realistici che scavano nel lato oscuro delle vite pubbliche e private.
Sia chi preferisce l’immediatezza dell’action sia chi ricerca storie più riflessive troveranno nella comparazione tra queste due produzioni spunti interessanti per comprendere meglio le sfumature del genere drammatico-criminale contemporaneo.