Episoidi classici di star trek da vedere dopo la terza stagione di strange new worlds

La terza stagione di Star Trek: Strange New Worlds si distingue per numerosi riferimenti e ispirazioni tratte dai classici episodi della saga, offrendo ai fan un viaggio tra passato e presente dell’universo Trek. La narrazione, ricca di collegamenti diretti e richiami tematici, conferma l’attenzione degli autori verso la tradizione storica della serie, rinnovandola con episodi che giocano con il genere e le formule iconiche del passato.
riferimenti alla saga originale di star trek
“the best of both worlds”: un omaggio a Star Trek: The Next Generation
Il celebre arco narrativo dei Borg, rappresentato dalla doppia puntata “The Best of Both Worlds”, costituisce una delle principali fonti di ispirazione per le ultime stagioni. In particolare, nella seconda parte della stagione 3 di Strange New Worlds, si ripropone il cliffhanger che coinvolge la USS Enterprise e i Gorn. La soluzione adottata per fermare l’attacco alieno richiama la strategia di Loctus (Patrick Stewart), che aveva scoperto come indurre i Borg al sonno per fermarne l’avanzata.
“la squire of gothos”: il ritorno di Trelane in epoca prequel
L’episodio “Wedding Bell Blues” funge da prequel a The Squire of Gothos, introducendo Trelane (Rhys Darby) anni prima del suo debutto in TOS. La presenza del personaggio, interpretato originariamente da William Campbell, viene contestualizzata all’interno dell’universo narrativo più ampio, anche grazie alla partecipazione vocale di John de Lancie nel ruolo di Q, stabilendo così un collegamento diretto con il continuum Q.
“impulse”: reminiscenze da Star Trek: Enterprise
L’episodio “Shuttle to Kenfori” riprende temi già affrontati in Enterprise, dove una missione di salvataggio su un vascello vulcaniano si trasforma in un incubo con zombie. La scena dei Klingon infetti richiama le atmosfere horror del precedente episodio “Impulse”, evidenziando come le atmosfere apocalittiche siano un elemento ricorrente nelle produzioni Trek.
richiami a Star Trek: The Original Series
“elementary, dear data”: il tributo alle avventure holodeck
L’episodio “A Space Adventure Hour” segna l’ingresso ufficiale del primo holodeck nella timeline della serie. L’indagine sulla morte misteriosa condotta da Lt. La’an Noonien-Singh (Christina Chong) rievoca lo stile delle sfide olografiche viste in TNG. Ricordiamo inoltre il confronto tra La’an e il personaggio olografico di Spock (Ethan Peck), che sottolinea l’importanza delle simulazioni nelle trame future.
“what little girls are made of?”: il ritorno di Korby e i temi dell’immortalità artificiale
Nell’episodio “Through the Lens of Time”, Dr. Roger Korby (Cillian O’Sullivan) riappare come antagonista, portando avanti la sua ossessione per l’immortalità attraverso la tecnologia android. Questa figura riprende i temi trattati in TOS, dove Korby tenta di sostituire Kirk con un suo clone meccanico.
“where no man has gone before”: lo sviluppo futuro di Kirk e Spock
Nelle puntate più recenti si evidenziano momenti chiave tra Kirk (Paul Wesley) e Spock (Leonard Nimoy), come la prima partita a scacchi tridimensionali o il loro legame rafforzato dal mind-meld. Questi dettagli arricchiscono la loro storia d’amore sullo sfondo delle prime apparizioni in TOS.
momenti iconici rivisitati in chiave moderna
- Narrativa sui Gorn e lo scontro epico nell’episodio “Terrarium”.
- I riferimenti alle battaglie tra Kirk e Khan nel film “Space Seed”, dove La’an Noonien-Singh mostra le proprie origini genetiche.
- I confronti con gli alieni potenti come i Metron nei due episodi “Terrarium” ed “Arena”.
- Casi investigativi come quello sul misterioso omicidio holodeck richiamano le atmosfere investigative classiche della saga.
- I momenti più emozionanti dedicati ai personaggi storici come Christine Chapel e Korby consolidano il legame tra passato e presente dell’universo Trek.
Personaggi principali:
- Kirk – Paul Wesley;
- Spock – Leonard Nimoy / Ethan Peck;
- Khan – Ricardo Montalban;
- Trelane – Rhys Darby;
- Q – John de Lancie;
- Korby – Cillian O’Sullivan;