Episodi di star trek: the next generation stagione 1 da saltare completamente

Le prime stagioni di Star Trek: The Next Generation sono spesso considerate le meno riuscite della serie, con alcuni episodi che risultano del tutto evitabili. Ambientata circa un secolo dopo gli eventi di Star Trek: The Original Series, questa serie ha introdotto personaggi iconici come il capitano Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) e la sua ciurma a bordo dell’Nave USS Enterprise-D. Nonostante il successo globale e il riconoscimento come una delle più grandi produzioni di fantascienza televisiva, i primi episodi hanno mostrato alcune lacune narrative e stilistiche. Questo approfondimento analizza le puntate più criticate della prima stagione, evidenziando quali siano quelle da considerare meno memorabili o addirittura da evitare.
6 “Codice d’Onore”
Star Trek: The Next Generation – Episodio 4, Stagione 1
L’episodio “Codice d’Onore” è unanimemente ritenuto tra i peggiori dell’intera serie. La trama vede l’equipaggio dell’Enterprise visitare Ligon II, dove il leader locale, Lutan, si invaghisce di Tasha Yar e la rapisce. La narrazione si caratterizza per ruoli di genere forzati e cliché poco originali, oltre a rappresentare una visione discutibile delle dinamiche razziali, dato che solo attori neri interpretano i Ligoni primitivi. Questa scelta narrativa ha suscitato molte polemiche ed è giudicata offensiva sotto molti aspetti. A parte una breve scena in cui Lt. Geordi La Forge tenta di spiegare a Data le sfumature dell’umorismo, l’episodio può essere tranquillamente saltato senza perdere elementi fondamentali della saga.
5 “Solitudine tra le Stelle”
Episodio 7 – Stagione 1
“Solitudine tra le Stelle” non si distingue per particolari meriti ma risulta piuttosto insipido e dimenticabile. La trama ruota attorno a un’entità aliena non corporea che prende possesso di diversi membri dell’equipaggio durante un viaggio verso una conferenza interstellare. Quando l’assistente ingegnere Singh viene trovato morto, il capitano Picard avvia un’indagine per scoprire l’origine del misterioso evento.
Nella sua prima apparizione in Star Trek, Marc Alaimo interpreta Badar N’D’D, uno dei delegati Antican. In seguito reciterà in vari ruoli nelle altre serie del franchise prima di diventare noto come Gul Dukat in “Star Trek: Deep Space Nine”.
L’episodio presenta sospetti tra le due delegazioni alieni presenti sulla nave; Data utilizza metodi deduttivi ispirati a Sherlock Holmes per smascherarne gli autori reali. In una scena significativa Picard si fonde temporaneamente con l’entità aliena trasformandosi in pura energia prima che Data lo ripristini tramite il teletrasporto. Nonostante qualche spunto interessante legato alla capacità investigativa di Data, nel complesso “Solitudine tra le Stelle” appare come un episodio riempitivo senza grande valore narrativo o approfondimenti sui personaggi.
4 “Giustizia”
Episodio dell’8ª stagione
L’episodio “Giustizia”, uno dei meno amati della prima stagione, mette al centro Wesley Crusher (Wil Wheaton), uno dei personaggi più impopolari dello show. Wesley infrange accidentalmente una legge su Rubicun III andando a calpestare alcuni fiori; ciò porta la popolazione locale degli Edo a condannarlo a morte.
Capitano Picard deve trovare un modo per salvare Wesley senza violare completamente il Prime Directive di Starfleet.
Sebbene contenga spunti interessanti su etica e giustizia interstellare, l’episodio soffre di una sceneggiatura poco convincente e scene ridondanti che ne appesantiscono la narrazione. Il rispetto del Prime Directive viene messo alla prova ma senza risultati memorabili o approfondimenti significativi sui personaggi principali.
3 “Angel One”
Episodio del quattordicesimo della prima stagione
“Angel One”, insieme a “Codice d’Onore”, rappresenta uno degli episodi più criticati di TNG. La vicenda segue Riker (Jonathan Frakes), coinvolto in una storia d’amore con la leader di una società matriarcale su Angel One. L’obiettivo apparente era quello di sottolineare tematiche femministe ma il risultato finale è stato molto discutibile.
L’episodio si caratterizza per stereotipi sessisti pesanti e dialoghi poco credibili che finiscono col rendere la narrazione noiosa e offensiva allo stesso tempo.
Il commento del produttore Maurice Hurley descrive questo episodio come “terribile”, quasi da cancellare dall’intera saga.
In conclusione “Angel One” sfrutta alcuni tropi datati dello stile originale di Star Trek senza offrire nulla di nuovo o interessante ai fan moderni.
2 “Troppo breve questa stagione”
Episodio della sedicesima puntata della prima stagione
Nell’episodio “Troppo breve questa stagione”, vengono affrontate tematiche legate all’invecchiamento e al potere curativo delle droghe rigeneratrici attraverso la storia dell’admiral Mark Jameson (Clayton Rohner). Durante un incontro sull’Enterprise egli assume un farmaco che lo ringiovanisce drasticamente,
mettendo così sotto pressione i valori etici dello staff stellare.
L’intreccio narrativo risulta debole poiché Jameson appare poco empatico mentre Rohner non riesce ad esprimere appieno le potenzialità del ruolo.
Peraltro manca qualsiasi riferimento concreto alle sostanze usate dal personaggio nel proseguo della serie o ad eventuali sviluppi futuri.