Classifica episodi stagione 3 di star trek: strange new worlds

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La terza stagione di Star Trek: Strange New Worlds ha mostrato un andamento altalenante, ma ha comunque offerto alcune delle narrazioni più coinvolgenti dell’intera saga. La serie, trasmessa su Paramount+, si distingue per la capacità di sperimentare con generi e toni diversi, mantenendo sempre vivo l’interesse degli appassionati e valorizzando le interpretazioni dei personaggi principali. Questa stagione ha anche ampliato lo sviluppo di alcuni personaggi meno approfonditi in passato, contribuendo a creare un quadro narrativo più ricco e complesso.

puntata 8 – “Four-And-A-Half Vulcans”

Regia di Jordan Canning, sceneggiatura di Dana Horgan & Henry Alonso Myers

In questa occasione, la serie dimostra che può affrontare con successo anche il tono umoristico, anche se il risultato non è sempre perfetto. La vicenda ruota attorno al comandante Pike e a tre membri dell’equipaggio che devono trasformarsi temporaneamente in Vulcan per una missione esplorativa. Quando non riescono ad annullare subito questa trasformazione, i loro comportamenti logici creano situazioni comiche e disavventure impreviste.
Un elemento interessante è la comparsa di Patton Oswalt nel ruolo di Doug, un Vulcan fuori dagli schemi. Nonostante qualche momento che può sembrare superficiale o ironico nei confronti dei vulcaniani come Spock, l’episodio presenta alcuni momenti divertenti e una buona dose di intrattenimento. Le spiegazioni scientifiche sulla mutazione temporanea risultano poco credibili.
L’epilogo con Spock e Doug aggiunge un tocco divertente alla conclusione della puntata.

puntata 10 – “New Life And New Civilizations”

Regia di Maja Vrvilo, sceneggiatura di Dana Horgan & Davy Perez

Il finale della stagione propone molteplici trame intrecciate: quando la narrazione si concentra su una sequenza lenta che mostra un’ipotetica vita felice tra i capitani Pike e Batel (Melanie Scrofano), emerge uno dei momenti più riusciti dell’intera serie. La scena rappresenta uno dei migliori esempi di storytelling emotivamente coinvolgente.
Il racconto conclude efficacemente molte delle storyline aperte durante la stagione e sembra poter fungere da possibile finale della serie stessa. L’introduzione del villain Ensign Gamble (Chris Myers), tornato come antagonista malvagio Vezda, dà ulteriore spessore alla trama; inoltre, il pianeta Skygowan si rivela visivamente stupefacente.
Nonostante ciò, il ritmo troppo carico di eventi rende difficile una narrazione fluida e soddisfacente nel suo insieme. Un’ipotesi potrebbe essere quella di suddividere questo episodio in due parti distinte per valorizzare meglio ogni tema trattato.

puntata 1 – “Hegemony, Part II”

Regia di Chris Fisher; sceneggiatura di Davy Perez; basato su una storia scritta da Henry Alonso Myers & Davy Perez

La puntata d’apertura riprende con grande intensità dopo lo cliffhanger della seconda stagione: Pike ed il suo equipaggio cercano strategie innovative ma rischiose contro i Gorn per salvare i compagni catturati. La narrazione si svolge tra azione frenetica e momenti strategici intelligenti.

Tra le new entry spicca Martin Quinn nel ruolo del giovane Lt. Scotty; Melissa Navia interpreta con successo Lt. Erica Ortegas in un episodio che approfondisce il suo personaggio attraverso scene significative sul campo.

puntata 4 – “A Space Adventure Hour”

Regia di Jonathan Frakes; sceneggiatura di Dana Horgan & Kathryn Lyn


L’episodio si ispira alle produzioni sci-fi anni ’60 con una parodia affettuosa dello stile originale della saga. Il plot principale vede un misterioso omicidio all’interno del holodeck mentre l’equipaggio indaga tra costumi vintage ed ambientazioni retrò.

Mentre risate e atmosfere nostalgiche dominano la scena, ci sono momenti toccanti come quello recitato da Ensign Nyota Uhura (Celia Rose Gooding), che esprime il vero spirito fan del franchise attraverso un discorso memorabile.

puntata 2 – “Wedding Bell Blues”

Regia di Jordan Canning; sceneggiatura di Kirsten Beyer & David Reed

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