Tre serie imperdibili su now per gli amanti della distopia estrema

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serie distopiche: storie coinvolgenti oltre i titoli più noti

Le produzioni televisive di oggi si spingono oltre i classici di genere, offrendo narrazioni che esplorano le fragilità e le paure del nostro presente attraverso scenari distopici spesso meno convenzionali. Queste serie si distinguono per approcci innovativi, linguaggi diversi e ambientazioni che interrogano il rapporto tra società e individualità in contesti apocalittici o futuristici. Nei paragrafi successivi si analizzano tre produzioni che, pur lontane tra loro per stile e ambientazione, condividono l’obiettivo di riflettere sulle crepe del mondo attuale attraverso storie intense e inquietanti.

serie distopiche di Now: tre racconti diversi per un universo inquietante

anna: un’incursione nella distopia fragile e poetica

Tratta dal romanzo di Niccolò Ammaniti e diretta dallo stesso autore, Anna rispecchia una Sicilia devastata da un virus che elimina tutti gli adulti. In un mondo ormai invaso dalla vegetazione, tra bande di giovani e regole instabili, la protagonista segue un quaderno lasciatole dalla madre, ricco di indicazioni per la sopravvivenza. La serie unisce crudeltà e poesia, alternando momenti di violenza a immagini di grande sospensione emotiva. La narrazione mostra come il gioco possa mutare in violenza e la speranza diventi un’ostinazione, offrendo uno sguardo realista e fiabesco sul mondo distopico, senza filtri. La protagonista, interpretata da Giulia Dragotto, rappresenta la dimensione di una gioventù che si muove tra fragilità e determinazione, nel tentativo di attraversare il caos con lucidità.

the leftovers: una distopia intima e filosofica

The Leftovers, creata da Damon Lindelof e Tom Perrotta, si basa su un evento inspiegabile: il 2% della popolazione mondiale scompare nel nulla. La serie non si concentra sulla spiegazione di questo fenomeno, ma si focalizza sulle reazioni umane di fronte all’assenza di senso e di regole. È un approfondimento sul lutto, sulla ricerca di identità e sulla fede, esplorando come la società si adatti a un mondo radicalmente mutato. Lo show utilizza il genere distopico come strumento per rappresentare emozioni vere, attraverso episodi che alternano momenti di calma contemplativa a situazioni di forte tensione, creando un mosaico narrativo di grande impatto emotivo.

the nevers: distopia steampunk e lotta per i diritti

Ambientata nella Londra di fine Ottocento, The Nevers combina elementi steampunk e fantastici, con donne dotate di poteri inspiegabili. Creata da Joss Whedon, la serie narra di un gruppo di donne, le “Toccate”, che sviluppano abilità sovrannaturali dopo un evento misterioso, diventando oggetto di paura, controllo e persecuzione. La serie fonde azione, melodramma e allegorie politiche, mettendo in scena le dinamiche di potere e discriminazione all’interno di un contesto vittoriano con un tocco futurista. L’ambientazione ricca di invenzioni e simboli sociali offre uno sguardo sui temi della libertà, dei diritti e delle minoranze, con personaggi femminili complessi che animano un mondo visivamente spettacolare.

chi sono i protagonisti e i volti principali delle serie

  • Giulia Dragotto in Anna
  • Personaggi principali di The Leftovers
  • Le “Toccate” e i personaggi femminili di The Nevers

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