La seconda stagione di The White Lotus: un’analisi tra le atmosfere siciliane e le canzoni di Fabrizio De Andrè
Nella seconda stagione di The White Lotus, il fascino della serie è stato ulteriormente rafforzato dalla sua ambientazione in Sicilia e dall’utilizzo di brani di Fabrizio De Andrè nella colonna sonora. La trama ruota intorno alle vicende di Lucia e Mia, interpretate da Simona Tabasco e Beatrice Grannò, le cui avventure all’interno del resort di lusso White Lotus sono accompagnate dalle canzoni del celebre cantautore italiano.
Il legame tra Lucia, Mia e le canzoni di De Andrè
La presenza delle canzoni di Fabrizio De Andrè nella colonna sonora sottolinea l’importante legame tematico tra le due giovani protagoniste siciliane e la figura della prostituta nella poetica del cantautore. Infatti, nelle sue canzoni, Faber presenta le prostitute come donne “benedette”, vicine a un concetto di umanità pura e libera da vincoli sociali, che possono offrire salvezza a chi si concede a loro. In tal senso, Lucia e Mia possono essere viste come rappresentanti di tale umanità pura all’interno della storia di The White Lotus.
Il rapporto tra Lucia, Mia e gli altri personaggi
All’interno della serie, Lucia e Mia vengono osteggiate dai ricchi ospiti del resort e dalla sua direttrice, Valentina. Tuttavia, l’avversione nei loro confronti è solo una mascherata, poiché dietro di essa si nasconde un desiderio latente. Infatti, i ricchi ospiti del White Lotus rifiutano Lucia e Mia di giorno, ma poi si abbandonano ai loro desideri più profondi con loro la notte, smascherando la loro ipocrisia. Al contrario, Lucia e Mia non hanno paura di mostrare i loro vizi, ed è proprio da questo che traggono la loro forza.
- ospite 1
- ospite 2
- ospite 3
La fine della seconda stagione: un trionfo per Lucia e Mia
Nel corso della seconda stagione di The White Lotus, Lucia e Mia ottengono ciò che desiderano: Lucia riceve denaro da Alby, mentre Mia diventa cantante nel resort. Il loro successo può essere letto come un trionfo degli umili, un tema caro a Fabrizio De Andrè, e come una celebrazione dell’umanità pura che le due ragazze rappresentano, in contrasto con l’ipocrisia dei ricchi ospiti del White Lotus.
Conclusioni
La seconda stagione di The White Lotus ha saputo cogliere e valorizzare l’intensità delle canzoni di Fabrizio De Andrè, creando un legame tematico e narrativo tra le vicende di Lucia e Mia e la visione del cantautore. Il risultato è una serie che celebra l’umanità nuda e cruda, riflettendosi nel legame tra le protagoniste e la poetica di Faber, e mettendo in luce l’ipocrisia della società borghese. Un’analisi che si arricchisce grazie alla bellezza e all’intensità delle canzoni di De Andrè, e che fa di The White Lotus una serie davvero unica nel suo genere.
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