Yellowjackets stagione 3: perché l’uscita della timeline adulta è così attesa

Yellowjackets si sviluppa su due linee temporali, una ambientata nel 1996 e l’altra nel 2021. Con l’avanzare della terza stagione, emergono evidenti criticità nella narrazione, in particolare riguardo alla trama degli adulti. Se inizialmente la struttura a doppio binario era innovativa, ora sembra che i due filoni narrativi siano diventati quasi indipendenti, creando un’esperienza di visione disgiunta.
L’interesse per la trama degli adulti è in calo
I personaggi principali hanno perso appeal
Inizialmente coinvolti nelle vicende di tutti i personaggi di Yellowjackets, molti spettatori hanno visto il proprio interesse svanire con il progredire della stagione. Shauna, già descritta come moralmente ambigua a causa delle sue azioni violente e dei suoi comportamenti discutibili verso gli altri, ha assunto toni ancora più negativi. Anche Tai ha mostrato segni di instabilità e Van non è più presente nella narrazione.
- Shauna
- Tai
- Van (deceduta)
- Misty (unica ancora interessante)
La linea temporale degli adolescenti è molto più coinvolgente
L’evoluzione degli adolescenti nel loro mondo selvaggio
Contrariamente alla trama degli adulti, la linea temporale adolescenziale ha guadagnato complessità e interesse. I giovani protagonisti hanno adottato dinamiche sempre più oscure e primitive, simili a quelle descritte nel romanzo Lord of the Flies. La formazione di un sistema di giustizia distorto tra i membri del gruppo ha portato a situazioni tanto inquietanti quanto affascinanti.
Concludendo, mentre la tensione narrativa tra le due linee temporali continua a crescere, resta da vedere se gli scrittori riusciranno a riaccendere l’interesse nei confronti dei personaggi adulti o se ci sarà una definitiva prevalenza della storia adolescenziale.
- Misty (personaggio chiave)
- Natalie (recentemente deceduta)
- I membri del team calcistico (in evoluzione)