Serie TV di fantascienza anni 80 cheesy che superano le serie moderne
Le produzioni televisive di genere sci-fi più moderne e tecnologicamente avanzate spesso non riescono a eguagliare il fascino e la spontaneità delle serie degli anni ’80. Sebbene siano stati prodotti titoli di grande rilievo negli ultimi anni, come Severance, Foundation, Stranger Things e Black Mirror, si ha la netta impressione che il loro stile più “comico” e meno perfezionista abbia un appeal unico, legato anche agli effetti pratici dell’epoca. Questi ultimi, infatti, furono una signora sfida artistica, che ha costituito un capitolo importante nella storia della fantascienza televisiva.
serie tv sci-fi degli anni ’80: un fascino senza tempo
Il decennio degli anni ’80 è stato un periodo prolifico per cinema e televisione, grazie a un utilizzo innovativo di effetti pratici e primi VFX. Il risultato di questo sforzo si traduce in serie che, anche oggi, sfoggiano un fascino tutto loro, con un mix di semplicità e creatività che le rende uniche nel panorama del genere. In passato, queste produzioni erano un autentico laboratorio di innovazione, ora difficilmente eguagliabile con le tecnologie odierne.
serie cult e rappresentative del celebre decennio
war of the worlds (1988 – 1990)
Questo adattamento televisivo di War of the Worlds del 1988 si sviluppa come sequel del film del 1953, tratto dal classico romanzo di H.G. Wells. La trama rivela che tra gli alieni non è avvenuta la morte per batteri, come si pensava, bensì hanno scelto di rimanere dormienti per decenni. La serie, trasmessa in due stagioni, si apre con una narrazione che riassume la storia: “Nel 1953 gli alieni cominciarono a conquistare la Terra; oggi, stanno conquistando anche i nostri corpi!“.
La serie si distingue per alcune scene di violenza che richiamano il cinema horror, e la rappresentazione brutale degli alieni che possiedono gli umani. Si tratta di un prodotto che, per i suoi stilemi più trash e un po’ kitsch, ha comunque conquistato un pubblico fedele, rappresentando un esempio di camp estremamente riuscito.
terrahawks (1983 – 1986)
Terrahawks è una serie televisiva d’animazione britannica rivolta a un pubblico infantile, noto per il suo stile molto “cuoco” e efficace. La produzione, di proprietà dei creatori Gerry Anderson e Christopher Burr, utilizza pupazzi e marionette per rappresentare una forza spaziale incaricata di difendere l’umanità dagli invasori alieni.
Nonostante l’effetto molto artigianale e meno “raffinato” rispetto alle produzioni odierne, la serie è ancora oggi apprezzata per la sua inventiva e il modo originale di usare le tecniche pratiche di effets speciali, che consentivano di ottenere risultati molto creativi e distintivi.
v: the series (1984 – 1985)
Derivata dalla miniserie V: The Final Battle, V: The Series narra le vicende di un gruppo di umani che si oppone agli invasori alieni noti come “Visitor“. La serie, creata da Kenneth Johnson, si distingue per il suo stile semplice ma ricco di lore, con il suo universo ben strutturato in pochi episodi.
Il cast include personaggi iconici interpretati da Marc Singer, Faye Grant, Jane Badler e altri, che hanno reso memorabile questa produzione dell’epoca, anche se in seguito è stata poi rivisitata in versioni più avanzate tecnicamente.
voyagers! (1982 – 1983)
La serie Voyagers!, creata da James D. Parriott, vede come protagonisti due viaggiatori del tempo interpretati da Jon-Erik Hexum e Meeno Peluce. La narrazione ruota attorno al personaggio di Phineas Bogg, che utilizza un orologio magico per spostarsi tra epoche diverse, correggendo stitch nel corso delle linee temporali.
Il concept di base, ripreso anche in produzioni più recenti nel Marvel Universe, si distingue per il suo mix tra avventura, educazione e il caratteristico spirito “Mr. Peabody e Sherman”, che rende la serie ancora oggi molto apprezzata dagli amanti del genere.
automan (1983 – 1984)
Il telefilm Automan, ideato da Glen A. Larson, rappresenta un esempio tipico della camp più esagerata degli anni ’80. La serie vede come protagonista Desi Arnaz Jr. in un ruolo che unisce il mondo del crimine alla tecnologia futuristica, grazie anche a un personaggio virtuale chiamato Cursor.
Le visuali di Automan sono molto vicine a quelle di Tron della Disney, con un uso abbondante di effetti visivi “glow” e pixel art che rende inconfondibile questa produzione. Il tutto, molto gadget e trama semplice, mostra come si potesse ideare in modo creativo usando solo effetti pratici e un po’ di magia “kitsch”.
the tripods (1984 – 1985)
Dal nome della serie deriva il classico di John Christopher sul mondo dominato dagli insettoidi tripodi. Questa versione degli anni ’80 si svolge nel 2089, ma il suo stile visivo appare più come un’epoca precedente, mischiano elementi di tecnologia avanzata e atmosfere “rustiche” da epoca pre-industriale, con ambientazioni che sembrano più vicine a un passato lontano.
Il successo di The Tripods risiede nella sua originalità, che mescola effetti speciali rudimentali e un’ambientazione peculiare, rendendola una serie memorabile e quasi “antica” rispetto ai canoni moderni.
la classifica dei migliori personaggi e attori delle serie anni ’80
- Marc Singer in V: The Series
- Faye Grant in V: The Series
- Jane Badler in V: The Series
- Jon-Erik Hexum in Voyagers!
- Meeno Peluce in Voyagers!
- Desi Arnaz Jr. in Automan
- Chuck Wagner in Automan
- Gerry Anderson e Christopher Burr come creatori di Terrahawks
- Alick Rowe e Christopher Penfold per The Tripods
- John Christopher come autore di The Tripods