Pluribus proves che il peggior episodio di breaking bad è frainteso
il fascino nascosto di “Fly”: il capitolo più criticato di Breaking Bad come capolavoro sottovalutato
Da oltre 15 anni, la serie televisiva Breaking Bad continua a essere oggetto di analisi e discussioni tra appassionati e critici. Nonostante la sua lunga durata e la reputazione di prodotto di alta qualità, un episodio in particolare, la decima puntata della terza stagione intitolata “Fly”, si distingue come il più modificato e criticato. Spesso considerato un episodio insignificante, oggi emergono nuove interpretazioni che lo elevano a capolavoro di narrazione sottile.
le caratteristiche distintive di “Fly” e il suo stile narrativo
una scelta di stile innovativa e diversa
Il segmento si distingue per il suo approccio di narrazione lenta e contemplativa. La maggior parte dei fan lo ha criticato come un episodio “filler” perché sembra non contribuire direttamente alla trama principale. Ambientato principalmente all’interno del laboratorio di Walter White, il focus è la sua incessante caccia e tentativo di eliminare una semplice mosca.
il confronto con “Pluribus” di Vince Gilligan
Dopo aver visto “Pluribus”, serie sci-fi recente distribuita su Apple TV, emerge come lo stile lento e riflessivo di “Fly” trovi un parallelo alla gestione narrativa di Vincent Gilligan. In “Pluribus”, infatti, si privilegia un ritmo di narrazione che si concentra sulle reazioni e sulle scelte morali dei personaggi, con un singolo colpo di scena centrale e un forte approfondimento psicologico.
perché “Fly” rappresenta un episodio di grande valore narrativo
analisi degli aspetti simbolici e psicologici
Attraverso una serie di sequenze che sembrano interminabili, “Fly” mette in evidenza il conflitto interiore di Walter White, in particolare la sua lotta con il senso di perdita di controllo sulla propria vita. La simulazione di una situazione semplice, come eliminare una mosca, diventa un microcosmo delle ansie e delle paure del protagonista, rendendo l’episodio più di un semplice lunghissimo silenzio.
il ruolo della tensione crescente e dell’introspezione
La strategia narrativa adottata da Gilligan in “Fly” si basa sulla creazione di una tensione crescente attraverso il minimalismo e l’introspezione. La ripetizione delle azioni e la finezza psicologica trasmettono un senso di claustrofobia e di introspezione, rendendo l’episodio una vera e propria meditazione sulla colpa e sulla redenzione.
l’importanza di “Fly” nel contesto dell’intera serie
Nonostante le critiche iniziali, “Fly” si rivela un episodio fondamentale per comprendere la complessità di Walter White e il suo percorso. La sua natura di episodio “slow-burn” si può interpretare come una strategia di Gilligan di esaltare il processo interiore dei personaggi, piuttosto che la semplice azione. Questa scelta drammatica evidenzia come anche le sequenze apparentemente meno significative possano avere un valore narrativo profondo.
personaggi, ospiti e membri del cast
- Bryan Cranston nel ruolo di Walter White
- Anna Gunn come Skyler White
- Dean Norris nel ruolo di Hank Schrader
- Aaron Paul come Jesse Pinkman
- Bob Odenkirk interpretando Saul Goodman
- Giancarlo Esposito come Gustavo Fring