Milanotatuaggi capitale europea con 500 artisti attesi per il 2026
Milano Tattoo Convention 2026: tra tradizione millenaria e innovazione artistica
Si avvicina uno degli eventi più attesi nel mondo del tatuaggio, la Milano Tattoo Convention 2026, che si terrà dal 23 al 25 gennaio al Superstudio Maxi. Questa manifestazione rappresenta un punto di riferimento internazionale per appassionati, professionisti e curiosi, offrendo un palcoscenico di grande rilievo all’arte del corpo, con un ricco programma di esposizioni, spettacoli dal vivo e approfondimenti sulle tecniche più antiche e moderne.
Struttura e principali momenti della manifestazione
Programma e location
Dal 23 al 25 gennaio 2026, il Superstudio Maxi di Viale Famagosta 73 aprirà le sue porte a oltre 500 tatuatori internazionali. L’evento si estenderà su tre giorni, con orari diversificati: il venerdì dalle 14 alle 22, il sabato dalle 12 alle 22 e la domenica fino alle 20.30. Tra stand espositivi, tattoo contest, performance live, e esposizioni artistiche, il pubblico potrà immergersi in un’esperienza completa di arte corporea e cultura underground.
Oltre ai tatuaggi realizzati sul momento, saranno protagonisti spettacoli di body painting, performance di danza, body modification e altre forme di espressione artistica, ampliando il concetto di arte sulla pelle e oltre.
Riflessioni sulla storia del tatuaggio e tecniche antiche
Personalità di rilievo e tradizioni secolari
Uno degli aspetti distintivi della Milano Tattoo Convention è la capacità di mettere in evidenza la storia e l’evoluzione del tatuaggio, attraverso incontri con figure chiave. Tra gli ospiti più attesi spicca Razzouk, noto per il suo studio di Gerusalemme fondato nel 1300, considerato il primo laboratorio di tatuaggi al mondo e custode di simboli e motivi tramandati da secoli. A lui si affiancheranno personalità italiane come Daniele Carlotti, pioniere del tatuaggio tradizionale su strada a Milano, e Stizzo, che ha rivoluzionato lo stile tradizionale portandolo a un livello di riconoscimento internazionale.
La mostra evidenzierà anche le tecniche ancestrali come il Tebori, proveniente dal Giappone, praticato manualmente con bacchette e aghi, portato in fiera da Horizakura e Horibudo, rappresentante italiano della Horitoshi Family. Non mancheranno approfondimenti sui tatuaggi lauretani, reinterpretati dall’artista Jona, e sull’evoluzione del micro-realismo con artisti come Elisa Rossini (Ero11), Alberto Marzari e Sir Edward.
Artists, star del tattoo e contaminazioni artistiche
Tradizione, innovazione e contaminazioni culturali
La presenza di artisti internazionali di fama mondiale conferma l’importanza della convention come vetrina di eccellenza per il realismo, il 3D, il lettering estremo e lo stile pop. Tra i nomi più rilevanti figurano Steve Butcher, riconosciuto come il re del realismo, Gully, maestro del 3D, Randy Engelhard, proveniente dalla Germania, insieme a Benjamin Laukis, Natalie Nox, e talenti italiani come Flaks32G, Angel Bustos e Case One.
La manifestazione si apre anche a incontri con il mondo dello spettacolo e della musica, con ospiti italiani come Michela Bottin, specializzata in cartoon ispirati al Giappone, e Silvia Brigatti (Faty Tattoo), protagonista di lavori in ambito pop e noto per collaborazioni con artisti come Ghali e Fedez. Grande attesa anche per Valentina Tattoo, che il 29 novembre scorso ha realizzato un tatuaggio live durante un concerto di Alfa, evento che si è trasformato in un tributo collettivo, simbolo di affetto e riconoscenza verso i fan.
Arte oltre la pelle: la mostra “Artefice 2026”
Il tatuaggio come forma artistica autonoma
In contemporanea alla convention, sarà inaugurata la mostra “Artefice 2026”, promossa come un’estensione dell’arte del tatuaggio nel mondo della pittura e delle arti visive. Curata da Claudia Ferrarini, l’esposizione si concentrerà sul tema “La Paura”, interpretato attraverso opere di 30 tatuatori italiani e internazionali. Le creazioni si caratterizzeranno per linguaggi pittorici diversi, spaziando da immaginari dark a riferimenti alla storia dell’arte, dimostrando che il tatuatore è anche un artista contemporaneo.
Tra gli artisti presenti si trovano Simone Marchi, Robert Hernandez, Diego Lanzone, Mike Dorsey, Mario Crepaldi, Vale Lovette e Pongo. La mostra mira a sottolineare come la ricerca estetica dei tatuatori possa essere analoga a quella dei pittori, offrendo un contributo culturale di rilievo al mondo delle arti visive.

