Migliori serie di lupi mannari dimenticate che devi assolutamente vedere
Sebbene i lupi mannari non abbiano mai dominato con la stessa prevalenza le serie televisive di altri mostri dell’orrore, molte produzioni meno note hanno saputo offrire narrazioni originali e approfondite. Questi show spesso affrontano temi come la trasformazione, l’identità e le dinamiche interne ai branchi, dimostrando la versatilità di questo mito e la sua capacità di adattarsi a stili e toni diversi. Nonostante la presenza di serie di successo come Teen Wolf, Supernatural e The Vampire Diaries, molte produzioni dedicate ai lupi mannari sono passate inosservate, pur offrendo trame ricche di suspense, folklore e trasformazioni coinvolgenti.
comparse meno note di lupi mannari che meritano una nuova attenzione
Questi show, spesso nascosti tra produzioni più rumorose, sono riusciti a trasmettere atmosfere di tensione, storie di lupi e drammi di trasformazione che non hanno nulla da invidiare ai grandi classici del genere. Ogni titolo presenta caratteristiche uniche, avvincenti e degne di riscoperta, testimoniando come il mito del lupo mannaro abbia ancora molto da offrire, anche in formati meno pubblicizzati.
la serie the order (2019-2020)
una favola dark ambientata in un campus universitario con un tocco soprannaturale elegante
The Order nasce come un thriller magico ambientato su un campus, ma è la mitologia dei lupi mannari il suo elemento distintivo. La trama segue Jack Morton (Jake Manley), il quale si imbarca in un viaggio tra cospirazioni e società segrete, scoprendo che i Knights of Saint Christopher sono un’élite di lupi mannari che operano per il bene comune. La serie reinterpreta la maledizione del licantropo come un legame di fratellanza, conferendo alla narrazione un tono più riflessivo e umano.
Il tono della serie si distingue per un mix di divertimento e stile: dialoghi serrati, scene di violenza eleganti, e un equilibrio tra horror e satira. La produzione sfrutta i cliché del genere, ma con abilità li smonta e li reinterpreta, offrendo colpi di scena che mantengono alta l’attenzione degli appassionati di licantropi. Nonostante la sua conclusione prematura, The Order si configura come un prodotto da riscoprire, grazie alla sua qualità narrativa e ai personaggi profondi.
wolfblood (2012-2017)
un racconto di formazione che affronta il mito con empatia e realismo
Wolfblood si presenta come una serie per giovani adulti con un’impronta più realistica rispetto ad altre produzioni per il suo target. La storia segue Maddy Smith (Aimee Kelly), adolescente che cerca di conciliare le sfide della crescita con la segreta identità di lupo mannaro. La serie si distingue per l’approfondimento dei temi come la fedeltà, la privacy e la ricerca di appartenenza, trattati con delicatezza e naturalezza.
Il punto di forza è la capacità di espandere il mondo fittizio del folklore in scenari sempre più articolati, tra politiche dei licantropi a livello globale e minacce scientifiche. Le trasformazioni, seppur modeste nelle effetti speciali, sono illustrate con attenzione e comprensione, contribuendo a rendere la serie coinvolgente e credibile.
Con una narrazione più empatica e meno stereotipata, Wolfblood dimostra che i show sui lupi mannari possono essere anche ricchi di emozioni e orientarli verso tematiche più universali, valorizzando il valore delle relazioni e delle sfide interiori
being human (2009-2013)
una finestra sulla condizione umana e monstrosa al tempo stesso
La versione britannica di Being Human si distingue per il suo approccio originale alle creature soprannaturali, in particolare con la storia del personaggio George Sands (Russell Tovey). La sua rappresentazione del lupo mannaro è tra le più intense, caratterizzata da una transizione dolorosa e ricca di significato emotivo. La serie si concentra su un gruppo di tre protagonisti—un vampiro, un licantropo e uno spettro—che condividono un appartamento, affrontando le loro condizioni con umanità e ironia.
Il racconto di George è un raffinato equilibrio tra tragicità e speranza, con le trasformazioni che riflettono la lotta interna tra il desiderio di normalità e la condizione di mostro. La serie approfondisce il senso di colpa, la vulnerabilità e il senso di appartenenza, elevando i temi classici del mito con un’attenzione emotiva non comune nel genere.
Le dinamiche tra i personaggi e le loro relazioni emergono come i veri motori narrativi, rendendo Being Human un esempio di come un show di genere possa essere anche profondamente umano e toccante, con un equilibrio tra commedia e dramma che ne amplifica il valore complessivo.
bitten (2013-2015)
un thriller supernatural che ridefinisce il ruolo dei lupi mannari moderni
Basata sui romanzi di Kelley Armstrong, Bitten approfondisce le dinamiche di potere all’interno delle comunità di lupi mannari, con protagonista Elena Michaels (Laura Vandervoort), l’unica donna lupo mannaro conosciuta. La serie si distingue per il suo ritratto complesso di questo mondo, con rivalità interne, gerarchie e riti che compongono un affascinante dramma di sopravvivenza e lealtà.
Con un ritmo rapido e una narrazione serializzata, Bitten mantiene alta la tensione, sviluppando minacce e alleanze che crescono di stagione in stagione. La sua protagonista, Elena, si distingue per la sua lotta tra umanità e natura selvaggia, rendendo la serie un modello di approfondimento dei personaggi e del folklore moderno.
Nonostante sia meno nota, Bitten si distingue come uno dei titoli più interessanti tra le serie di lupi mannari, grazie alla sua narrazione avvincente e alla costruzione di un universo narrativo complesso e credibile.