Intervista a katherine jakeways, beth willis e joe innes su the buccaneers 2

approfondimento su “the buccaneers 2”: intervista ai creatori e dettagli di produzione
La seconda stagione di “The Buccaneers” si distingue per un approccio narrativo che combina modernità e fedeltà al romanzo originale, offrendo uno sguardo approfondito sulle vite delle protagoniste femminili. Attraverso le parole dei principali ideatori e produttori, vengono rivelate le scelte creative, i nuovi scenari e l’evoluzione stilistica della serie, che si propone come un racconto ricco di emozioni e riflessioni sulla condizione femminile.
location delle riprese: tra Italia e Croazia
scenari italiani trasformati in ambientazioni croate
Uno degli aspetti più sorprendenti riguarda la scelta delle location. Nonostante si parli di ambientazioni italiane, tutte le scene sono state girate in Croazia. Beth Willis ha spiegato che la produzione ha optato per le coste croate perché offrono paesaggi dal fascino antico e ambienti ancora intatti, ideali per ricreare atmosfere storiche. “Avremmo desiderato dire di aver girato in Italia, ma la realtà è diversa,” ha commentato. Katherine Jakeways ha aggiunto: “Il vero spirito italiano volevamo catturarlo attraverso il cibo e l’atmosfera.”
Sul piano culinario, la produzione ha condiviso momenti conviviali assaporando autentici piatti italiani, contribuendo a creare un’atmosfera autentica anche sul set.
dalla letteratura alla televisione: una rivisitazione moderna
origini ispirate a Edith Wharton
“The Buccaneers”, tratto da un romanzo di Edith Wharton, scritto negli anni ’30, rappresenta una reinterpretazione contemporanea del classico letterario. La serie nasce dall’amore verso questa storia, con l’obiettivo di rendere le protagoniste più vivide e riconoscibili ai giorni nostri. La volontà era di superare gli stereotipi dell’epoca vittoriana per mostrare personaggi complessi, pieni di emozioni genuine come errori, desideri e paure.
innovazioni nel linguaggio visivo e nella narrazione
da grandi eventi collettivi a spazi più intimi
Nella seconda stagione si registra una significativa evoluzione stilistica: la narrazione si concentra maggiormente sui momenti privati delle protagoniste. Questo cambiamento permette una rappresentazione più vicina ed empatica dei personaggi attraverso una fotografia che privilegia inquadrature ravvicinate ed effetti luminosi più intensi. Le riprese riflettono anche una crescita personale delle protagoniste: il loro aspetto esteriore – acconciature, trucco e costumi – rispecchia questa maturità crescente.
“Le immagini dialogano con le emozioni interiori dei personaggi,” sottolinea Katherine Jakeways.
rafforzare l’autenticità emotiva delle protagoniste
dalla speranza ingenua a sentimenti complessi
Nella prima stagione predominava un sentimento di speranza innocente; nella seconda emergono sfumature più complesse come il desiderio, il tradimento o il rimpianto. Si mira a mostrare le protagoniste mentre affrontano errori e scelte difficili mantenendo comunque un forte legame con lo spettatore.
L’obiettivo è far sentire autentiche queste donne moderne che vivono emozioni universali senza tempo.
“The Buccaneers 2” si distingue per la sua capacità di combinare atmosfere suggestive con uno sviluppo narrativo più maturo. La cura nei dettagli visivi e nella caratterizzazione permette alla serie di proporre storie profonde ed eleganti al contempo. Il risultato è un prodotto capace di coinvolgere emotivamente lo spettatore attraverso una narrazione intensa che esplora temi quali identità, desiderio e libertà personale.
- – Katherine Jakeways (sceneggiatrice)
- – Beth Willis (produttrice)
- – Joe Innes (produttore)
- – Personaggi principali: Nan, Conchita, Lizzie, Mabel
- – Ospiti speciali non menzionati specificamente nella fonte.