Il primo eroe di fantascienza fu una donna 52 anni prima di ripley

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Il panorama del cinema di fantascienza è caratterizzato da protagonisti spesso maschili, ma alcune figure femminili hanno avuto un ruolo rivoluzionario, segnando un importante passo avanti nel rappresentare personaggi femminili forti e determinati. Tra queste, due figure emblematiche emergono come vere pioniere del genere: Maria di Metropolis e Ellen Ripley di Alien. Analizzare la loro influenza e il ruolo che hanno svolto fornisce un quadro chiaro dell’evoluzione dei personaggi femminili nel cinema di fantascienza.

metropolis’ maria: la prima eroina del cinema fantascientifico

Il ruolo di Maria in Metropolis

Come protagonista della prima pellicola di fantascienza lunga, Metropolis si distingue per la figura di Maria, che svolge un ruolo di rilievo nella narrazione. La sua presenza simbolizza una figura di speranza e guida per il mondo oppresso dei operai, rendendola una delle prime eroine del cinema di fantascienza. Maria è anche una figura di comando che incarna gentilezza e intelligenza, caratteristiche che le consentono di esercitare un’influenza decisiva.

Nel climax del film, Maria si distingue per la sua prontezza: si erge sopra l’acqua in piena crisi, cercando di azionare due leve per arrestare l’allagamento dell’underground. Questa scena, con la sua forte carica simbolica e di azione fisica, rappresenta un’immagine epica di eroismo femminile, molto rara per le pellicole di quell’epoca.

Attraverso il film, Maria si manifesta come una figura di riforma sociale e di speranza, distinguendosi come uno dei primi personaggi femminili a contribuire concretamente alla salvezza di una città futuristica. La sua figura mette in discussione le tradizionali rappresentazioni di genere, anche se auspicabilmente in modo più conservatore, in linea con le convenzioni dell’epoca.

perché metropolis non può essere definito un film femminista

Analisi critica della rappresentazione femminile in Metropolis

Se da un lato Maria appare come un personaggio letteralmente eroico, Metropolis mostra anche limiti evidenti nella sua rappresentazione di genere. La figura di Maria si ricollega a un’immagine tradizionale e stereotipata di maternità, che si focalizza sulla cura e sulla protezione, in contrasto con un’immagine di emancipazione o di potere autonomo. La presenza della sua controparte robotica, che assume un aspetto seducente e quasi demoniaco, accompagna questa rappresentazione ambivalente.

Nel film, le donne sono rappresentate principalmente come madri o come oggetti di desiderio, rafforzando un’immagine che può risultare più conservatrice di quanto appaia superficialmente. La figura di Maria, pur essendo eroica, si inserisce in un contesto che limita la completa libertà di rappresentazione femminile e si rifà a valori più tradizionali e religiosi.

Nonostante la sua importanza storica e iconica, Metropolis mostra un quadro complesso in cui il ruolo delle donne è ambivalente e imperfetto secondo una prospettiva di interpretazione moderna, confermando i limiti di un cinema che, in certi aspetti, riflette le ideologie dell’epoca invece di sovvertirle.

personaggi e membri del cast principali

  • Brigitte Helm nei panni di Maria
  • Gustav Fröhlich nei panni di Freder Fredersen
  • Alfred Abel come Joh Fredersen
  • Fritz Rasp nel ruolo di Joh Fredersen

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