Il libro che abby legge nel finale di stagione 2 di the last of us: significato nascosto e collegamenti con game of thrones

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La conclusione della seconda stagione di The Last of Us ha lasciato gli spettatori con numerosi spunti di riflessione, in particolare riguardo a dettagli simbolici e riferimenti nascosti. Uno degli aspetti più discussi riguarda il libro che Abby legge nell’ultima scena, il cui titolo e copertina richiamano un celebre capolavoro della letteratura e delle serie TV. Questo articolo analizza i collegamenti tra questa scelta narrativa, le influenze provenienti da altri grandi successi televisivi e la direzione futura della trama.

il libro che Abby legge è un omaggio a “Game of Thrones”

la copertina e il titolo possiedono un significato rilevante

Nell’ultima scena della stagione, Abby si risveglia sul divano con un volume appoggiato sul ventre. Il titolo del volume è Thieves of the City, scritto dal fittizio autore Ben Davidoff. La copertina e il nome sono una chiara allusione al romanzo City of Thieves, pubblicato nel 2008 da David Benioff, noto anche come co-creatore di Game of Thrones. Sebbene il libro sia inventato per la serie TV, questa scelta rappresenta un esplicito riferimento alla collaborazione tra Benioff e D.B. Weiss, e al loro ruolo come showrunner della saga fantasy.
Il posizionamento del volume nella scena finale suggerisce una connessione simbolica tra le opere: si tratta di un modo per sottolineare le radici narrative condivise tra le due produzioni HBO, pur adattando la storia alle modifiche temporali apportate dalla trasposizione televisiva.

il significato del riferimento al libro reale e l’influenza sulla narrazione

“City of Thieves” ha ispirato i giochi e la trama di Abby

Il romanzo di David Benioff ha avuto un impatto diretto sui videogiochi de The Last of Us. Secondo Bruce Straley, uno dei direttori creativi del franchise, questo testo ha fornito spunti sulla costruzione emotiva dei personaggi e sulle dinamiche relazionali durante situazioni estreme. La narrazione non lineare di The Last of Us Part II riprende infatti alcune tematiche fondamentali affrontate nel romanzo: l’esplorazione delle relazioni umane in contesti di guerra e sopravvivenza.
Nella versione seriale, l’inserimento del volume “Thieves of the City” si inserisce coerentemente con questa ispirazione originale.

lev e yara: nuovi protagonisti annunciati per la terza stagione

il nome di Lev richiama un personaggio di “City of Thieves”

Lev è uno dei personaggi principali in “City of Thieves”, descritto come un giovane ragazzo russo durante l’assedio di Leningrado. La sua storia coinvolge una missione per procurarsi dodici uova sotto assedio nemico, affrontando nazisti e le atrocità della guerra. La scelta del nome nel contesto narrativo de The Last of Us Part II non è casuale: Lev rappresenta una figura giovanile che si confronta con conflitti interiori ed esterni simili a quelli narrati nel romanzo.
Sebbene ancora non siano stati annunciati ufficialmente gli attori incaricati di interpretare Yara e Lev nella prossima stagione televisiva, si prevede che questi personaggi diventeranno centrali nello sviluppo della trama legata ad Abby.

connessioni tra “Game of Thrones” e “The Last of Us”

molti veterani di GOT collaborano alla serie HBO

L’eredità delle serie TV più iconiche si riflette anche nelle scelte creative deI The Last of Us. Pedro Pascal, protagonista nei panni di Joel, aveva già recitato in “Game of Thrones” come Oberyn Martell; Bella Ramsey interpretava Lyanna Mormont. Entrambi hanno lasciato un’impronta indelebile sui fan grazie alle loro performance memorabili.
Oltre agli interpreti principali, alcuni registi come Mark Mylod hanno diretto episodi sia per GOT che per TLOU. Craig Mazin ha contribuito allo sviluppo dell’intera produzione HBO avendo anche lavorato sul pilot originale di “Game of Thrones”, rafforzando così i legami tra le due serie.

Personaggi chiave:
  • Pedro Pascal (Joel)
  • Bella Ramsey (Ellie)
  • Isaac Hempstead Wright (Yara)
  • Levi (ipotetico nuovo personaggio)
  • D.B. Weiss (produttore esecutivo)
  • Craig Mazin (showrunner)
  • Mark Mylod (regista)

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