Game of thrones e la promessa di 21 anni che ha cambiato tutto

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La saga di Game of Thrones ha rappresentato uno degli eventi televisivi più seguiti e discussi degli ultimi anni, ma il suo percorso ha subito inevitabili cambiamenti nel corso delle stagioni. Le ultime puntate hanno generato numerose critiche, soprattutto per le scelte narrative e lo sviluppo dei personaggi principali. In questo approfondimento si analizzerà l’evoluzione della serie, con particolare attenzione all’incontro tra due protagonisti chiave, Jon Snow e Daenerys Targaryen, e alle conseguenze di questa svolta sulla narrazione complessiva.

Il confronto tra Jon Snow e Daenerys Targaryen era una tappa fondamentale già prevista nelle opere letterarie di George R.R. Martin. La prima pubblicazione del romanzo A Song of Ice & Fire, datata 1996, aveva posto le basi per un intreccio che avrebbe portato i due personaggi a incrociarsi. Sebbene nei libri ciò avvenga in modo diverso rispetto alla serie televisiva, la loro futura interazione rappresenta un elemento imprescindibile dell’arco narrativo complessivo.

Nella settima stagione di Game of Thrones, il primo incontro tra Jon Snow e Daenerys si realizza nell’episodio intitolato “The Queen’s Justice”. La richiesta di alleanza di Jon, motivata dalla necessità di combattere contro gli White Walkers, lo conduce a Dragonstone contro ogni consiglio contrario. Questa scena è la concretizzazione di un lungo percorso narrativo che prevedeva il loro avvicinamento sin dai primi romanzi.

Dopo l’incontro tra Jon e Daenerys, la narrazione subisce un sensibile mutamento che porta a una perdita progressiva della qualità originale dello show. Le stagioni successive sono state criticate per una gestione poco coerente dei personaggi e per una trama che spesso sembrava priva di direzione chiara. La fase finale ha evidenziato problemi come il ritmo discontinuo e decisioni narrative discutibili.

All’inizio, il rapporto tra Jon Snow e Daenerys si basa su una dinamica plausibile: Dany, ambiziosa e impetuosa, chiede a Jon di sottomettersi al suo potere mentre lui cerca di mantenere fede ai propri valori morali. Questa relazione si sviluppa troppo in fretta, con comportamenti incoerenti rispetto alla caratterizzazione iniziale dei personaggi. La loro evoluzione sentimentale diventa forzata ed esposta a contraddizioni che minano la credibilità della narrazione.
L’epilogo del loro legame vede entrambi i protagonisti coinvolti in decisioni drastiche che rispecchiano le criticità di scrittura delle ultime stagioni.

Anche altri incontri fondamentali non hanno rispettato le aspettative create nelle prime stagioni. Le riunioni tra membri della famiglia Stark o i confronti tra Arya e Sansa sono stati spesso influenzati da scelte narrative forzate o dall’introduzione di elementi superflui. Questi sviluppi hanno contribuito a creare un senso di insoddisfazione generale fra gli spettatori.

I finali delle ultime stagioni hanno mostrato come sia difficile concludere storie complesse senza perdere coerenza narrativa o approfondimento psicologico dei personaggi. Nonostante alcune interpretazioni eccellenti degli attori principali, molte decisioni finali sono risultate poco convincenti rispetto all’epicità iniziale del racconto.

  • Kit Harington: Jon Snow
  • Emilia Clarke: Daenerys Targaryen
  • Lena Headey: Cersei Lannister
  • Peter Dinklage: Tyrion Lannister
  • Aidan Gillen: Petyr Baelish (Littlefinger)
  • Ian Glen: Jorah Mormont
  • Nikolaj Coster-Waldau: Jaime Lannister

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