Fantasy tv shows da non perdere assolutamente

Il panorama delle serie televisive di genere fantasy vanta alcuni titoli che hanno segnato la storia della televisione, come Game of Thrones e House of the Dragon. Esistono produzioni meno conosciute ma altrettanto valide, capaci di offrire mondi ricchi di dettagli, personaggi complessi e trame avvincenti. Questi titoli spesso rimangono nell’ombra rispetto ai grandi successi commerciali, meritando invece maggiore attenzione da parte degli appassionati del genere.
serie fantasy sottovalutate di grande valore
The 10th Kingdom: una miniserie magica che unisce fiabe classiche e avventura moderna
The 10th Kingdom è una miniserie NBC dal tono fiabesco e ambizioso che merita più riconoscimenti. La trama segue Virginia Lewis (Kimberly Williams-Paisley) e suo padre Tony (John Larroquette), trasportati da New York nel mondo fantastico dei Nove Regni, dove si mescolano politica fiabesca e pericoli.
Caratterizzata da un mix tra narrazione emozionante e humor meta, questa produzione sovverte le convenzioni delle fiabe tradizionali. Il Lupo Cattivo (Scott Cohen) si presenta come un anti-eroe moralmente complesso anziché un semplice villain. Con quasi sette ore di durata complessiva, si configura più come un evento epico che come una classica serie televisiva.
Dimenticata a causa del formato limitato a una sola miniserie e delle reazioni iniziali contrastanti, The 10th Kingdom è ora considerata un cult tra gli appassionati. La sua capacità di combinare umorismo, avventura e magia lo rende uno dei prodotti più originali nel panorama fantasy.
Galavant: una commedia musicale fantasy che meritava più tempo
Galavant, trasmesso su ABC, rappresenta una parodia irriverente del fantasy medievale con elementi musical alla Broadway. Creata da Dan Fogelman, narra le avventure del cavaliere Galavant (Joshua Sasse), alla ricerca dell’amore perduto insieme a un gruppo di alleati eccentrici.
L’elemento distintivo della serie è il suo continuo autoironismo – si prende gioco dei cliché del genere mentre mantiene alte le tensioni narrative e i sentimenti autentici. Le canzoni originali composte da Alan Menken aggiungono un tocco teatrale all’intera produzione, interpretata con grande comicità dal cast.
Purtroppo, la sua breve durata di due stagioni ha impedito l’esplorazione completa del mondo bizzarro creato. Nonostante questo limite, Galavant rimane un esempio rinfrescante di come il fantasy possa essere anche leggero e divertente senza rinunciare alla qualità artistica.
Lost Girl: noir soprannaturale con mitologia originale
Lost Girl, serie canadese andata in onda dal 2010 al 2015, ha conquistato una nicchia di fan grazie alla sua miscela unica di urban fantasy, noir ed elementi LGBTQ+. La protagonista Bo (Anna Silk) è una succube che scopre le proprie potenzialità mentre naviga in un mondo nascosto popolato da creature Fae.
L’aspetto distintivo dello show risiede nella sua mitologia originale ispirata a folklore globale piuttosto che ai soliti archetipi occidentali. La lotta morale di Bo tra alimentare i propri istinti e proteggere gli altri arricchisce la narrazione di profondità emotiva oltre alle questioni politiche interne al mondo soprannaturale.
Sebbene abbia avuto cinque stagioni e accumulato consensi culturali importanti, Lost Girl non ha mai raggiunto il successo mainstream desiderato fuori dal Canada. Rimane comunque uno dei prodotti più sottovalutati degli anni Dieci nel panorama fantasy televisivo.
altre produzioni degne di nota poco conosciute
The Shannara Chronicles: adattamento visivamente spettacolare delle opere di Terry Brooks
The Shannara Chronicles, basato sui romanzi omonimi di Terry Brooks, ha portato sul piccolo schermo un universo post-apocalittico ricco di magia ed epicità. Segue le vicende di Wil Ohmsford (Austin Butler), Amberle Elessedil (Poppy Drayton) ed Eretria (Ivana Baquero), impegnati a difendere il loro mondo dall’avanzata demoniaca.
Le riprese in Nuova Zelanda hanno regalato paesaggi mozzafiato mentre costumi elaborati contribuivano a creare un’atmosfera immersiva visivamente impressionante. Il mix tra elementi fantasy tradizionali e sfumature sci-fi conferisce allo show uno stile distintivo rispetto ai classici ambientazioni medievaleggianti.
Purtroppo la mancanza di pubblico sufficiente ha portato alla cancellazione precoce dopo due stagioni su MTV prima su Spike. Nonostante ciò, la qualità produttiva elevata ne fa comunque una proposta imperdibile per chi cerca contenuti grandiosi ma poco valorizzati nel panorama televisivo.
A Discovery Of Witches : romanticismo magico con forte componente storica
A Discovery Of Witches, adattamento della trilogia All Souls firmata Deborah Harkness, fonde elementi storici con il fantasy soprannaturale. Al centro della narrazione troviamo Diana Bishop (Teresa Palmer), storica riluttante strega che scopre manoscritti magici dimenticati attirando l’attenzione dei vampiri genetisti ledda Matthew Clairmont (Matthew Goode).
Il fascino dello show deriva dalla sua narrazione lenta ma coinvolgente che intreccia magia, mistero accademico ed eventi storici reali creando un universo credibile quanto incantato. La relazione amorosa tra i protagonisti si sviluppa all’interno di intrighi politici secolari pienamente integrati nella trama principale.
Sebbene abbia conquistato molti seguaci affezionati, questa produzione non è mai riuscita ad entrare nel discorso mainstream dominato dai grandi franchise fantasy globali. Rimane quindi uno dei tesori nascosti per chi predilige atmosfere romantiche immerse nella magia antica.
Carnival Row : noir politico-fantasy denso ed evocativo
Carnival Row, disponibile su Prime Video, propone un’immagine suggestiva dell’Europa vittoriana rivisitata sotto forma di noir fantastico con fortissimi richiami sociali contemporanei. Orlando Bloom interpreta Rycroft Philostrate – detective umano alle prese con omicidi legati a tensioni tra umani e creature Fae rappresentate da Cara Delevingne nei panni della rifugiata Vignette Stonemoss.
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Lo show si distingue per l’approccio allegorico ai temi dell’immigrazione, xenofobia e classe sociale attraverso ambientazioni lussureggianti arricchite da effetti pratici molto curati ed ambientazioni dettagliate. Purtroppo non ha ottenuto il successo commerciale sperato malgrado interpreti prestigiosi o scenografie raffinate; resta però uno dei segreti meglio custoditi nel panorama fantasy recente grazie alla sua narrazione profonda ed immersiva.
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Shadow And Bone : adattamento ambizioso ma incompleto
Una trama complessa interconnessa tra libri diversi
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Shadow and Bone , tratto dai romanzi Leigh Bardugo appartenenti al Grishaverse , combina la trilogia originale con i personaggi de “Six of Crows” creando così una saga articolata ed affascinante sulla lotta tra bene e male in mondi paralleli dove magia ed intrighi politici convivono armoniosamente . Jessie Mei Li interpreta Alina Starkov – mappamaker