Fantasy tv show che superano i libri

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Il panorama delle serie televisive di genere fantasy ha visto numerosi titoli che, partendo da adattamenti letterari o grafici, sono riusciti a superare le aspettative del pubblico e della critica. In alcuni casi, la trasposizione televisiva si rivela addirittura superiore rispetto ai materiali originali, consolidando così un trend di successo nel settore. Questo articolo analizza alcune tra le più rilevanti produzioni che hanno saputo distinguersi per qualità e capacità di rinnovamento, con particolare attenzione alle caratteristiche distintive di ciascuna serie.

la umbrella academy (2019-2024)

ispirata al graphic novel di Gerard Way

The Umbrella Academy è una serie che narra le vicende di una famiglia adottiva composta da supereroi, riuniti per il funerale del loro padre e impegnati a prevenire un’apocalisse imminente. La produzione si distingue per la forte attenzione ai personaggi e alla loro evoluzione nel corso della trama, elementi che contribuiscono a rendere l’esperienza televisiva più coinvolgente rispetto al fumetto originale.
Nonostante condividano alcuni spunti narrativi, i due media presentano differenze significative in termini di poteri, relazioni e sviluppo delle storie successive alla prima stagione. Mentre il fumetto tende ad essere più surreale e meno lineare, lo show privilegia la crescita psicologica dei protagonisti e la costruzione di un universo più accessibile.
La forza della serie risiede nella capacità di approfondire i personaggi, creando empatia e comprensione delle sfide affrontate. La trasposizione ha saputo sfruttare al meglio le potenzialità visive del mezzo televisivo per arricchire l’ambientazione e le dinamiche narrative.

the vampire diaries (2009-2017)

tratta dalla saga letteraria di L.J. Smith

The Vampire Diaries è ambientato nella città immaginaria di Mystic Falls, Virginia, nota per il suo passato sovrannaturale. La protagonista Elena Gilbert (Nina Dobrev) si trova coinvolta in un triangolo amoroso con due vampiri: Stefan Salvatore (Paul Wesley) e Damon Salvatore (Ian Somerhalder). La serie segue le vicende dei personaggi principali in un contesto ricco di creature soprannaturali.
Sebbene i libri condividano nomi e alcuni dettagli superficiali con la versione televisiva, le trame diverging notevolmente nelle direzioni prese dai rispettivi sviluppi narrativi. La serie TV ha mantenuto una coerenza narrativa più solida nel corso degli anni rispetto all’evoluzione discontinua dei romanzi dopo i primi volumi.
Le differenze sono evidenti anche nei caratteri dei protagonisti e negli eventi chiave. La gestione della storia attraverso lo schermo ha permesso uno sviluppo più coerente ed emozionante rispetto alle molteplici autorialità che si sono alternate nei libri successivi al quarto volume.

jonathan strange & mr norrell (2015)

da Susanna Clarke

Jonathan Strange & Mr Norrell rappresenta uno degli esempi meno conosciuti ma molto apprezzati nel panorama delle produzioni fantasy televisive. Ambientato in una versione alternativa dell’Inghilterra del XIX secolo dove la magia esiste ma è dimenticata o relegata a riti marginali, lo show riprende fedelmente gli elementi principali del romanzo scritto da Clarke.
Il formato televisivo permette di valorizzare gli effetti visivi della magia e l’ambientazione storica con grande efficacia. Rispetto al libro lungo quasi ottocento pagine — ricco di digressioni su vari personaggi secondari — la serie si concentra sugli aspetti essenziali della narrazione principale, offrendo un ritmo più serrato senza perdere profondità narrativa.
I protagonisti interpretati da Eddie Marsan e Bertie Carvel contribuiscono a rendere credibili le atmosfere magiche dell’opera, grazie anche a una regia attenta ai dettagli estetici dell’epoca alternativa rappresentata sullo schermo.

the magicians (2015-2020)

ispirato alla trilogia di Lev Grossman

The Magicians combina elementi classici del fantasy con un tono ironico e spesso irriverente. La serie segue Quentin Coldwater (Jason Ralph), aspirante mago che frequenta l’università Brakebills per apprendere l’arte magica autentica. Parallelamente Julia Wicker (Stella Maeve) cerca metodi alternativi attraverso vie non ufficiali.
Mentre i primi episodi mantengono molte somiglianze con i libri pubblicati tra il 2009 e il 2014, col progredire delle stagioni emergono divergenze significative nella trama e nello sviluppo dei personaggi. Lo stile umoristico caratteristico dello show rende questa produzione particolarmente piacevole ed originale nel panorama fantasy TV contemporaneo.

    Punti forti della serie:
  • umorismo brillante
  • personaggi complessi ed evolutivi
  • ambientazioni suggestive
  • game of thrones & house of the dragon

    da George R.R. Martin

    Game of Thrones, trasmesso dal 2011 al 2019 su HBO, ha rivoluzionato il genere fantasy in tv grazie a una narrazione epica ambientata nei Sette Regni ispirata alla saga letteraria “A Song of Ice and Fire”. Nonostante alcune critiche sulla conclusione della serie — specialmente negli ultimi stagioni — molti considerano questa versione come superiore rispetto ai romanzi incompiuti dello stesso autore.

    Seppure i libri siano riconosciuti come capolavoro narrativo per complessità del mondo creato e profondità dei personaggi, le prime quattro stagioni dello show hanno saputo migliorare molte scelte narrative originali dell’autore attraverso sceneggiature incisive ed effetti visivi imponenti.
    Al contrario, House of the Dragon, spin-off iniziato nel 2022 sempre su HBO, trae spunto dal volume “Fire & Blood”, presentandosi come una sorta di cronaca storica sui Targaryen in Westeros.

    Rispetto alle opere cartacee sotto forma di storia scritta da vari storici immaginari senza una linea narrativa definitiva — dato che ogni frammento può essere soggetto a interpretazioni diverse — la serie riesce comunque a offrire uno storytelling avvincente grazie all’approccio visivo ed emotivo adottato dagli autori.
    Punti salienti:

    • L’adattamento migliore delle saghe martiniane rimane quello televisivo;
    • L’efficacia delle scene epiche supera quella presente nei romanzi;
    • I dettagli storici vengono resi vividi grazie alla regia moderna;

    Diversificarsi dai limiti imposti dalle pagine scritte sembra essere stata la strategia vincente per queste produzioni seriali: dall’evoluzione dei personaggi alla resa scenografica degli ambienti fantastici fino alle reinterpretazioni narrative più audaci rispetto agli originali letterari o fumettistici.

    • Narrativa originale de “The Umbrella Academy”
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    • Ispirazione dai libri di L.J. Smith in “Vampire Diaries”
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    • Treatment storico-fantastico in “Jonathan Strange & Mr Norrell”
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    • Sviluppo innovativo nella trilogia de “I Maghi”
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    • Epopea epica rivisitata nelle stagioni finale di “Game of Thrones” and spin-off “House of the Dragon”
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