Brad pitt e la serie sci fi netflix tratto da un libro che nemmeno fincher ha finito

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l’adattamento cinematografico di black hole: una lunga storia di attese e rinnovi

Il progetto di trasformare il celebre graphic novel Black Hole in un film o serie televisiva ha attraversato decenni di sviluppo, con molteplici annunci e cancellazioni. Recentemente, però, si sono registrati segnali di un’opportunità concreta e promettente, grazie alla collaborazione tra produttori, registi e piattaforme di streaming. Questo articolo analizza la genesi dell’adattamento, le difficoltà incontrate e le novità attuali che fanno sperare in una realizzazione di successo.

origini e sviluppi della conversione di black hole

inizio delle prime proposte e cancellazioni

Il progetto di portare Black Hole sul grande schermo nacque già nel 2006, quando il regista Alexandre Aja fu coinvolto nella realizzazione di una versione cinematografica con una sceneggiatura di Roger Avary e Neil Gaiman. A causa del background horror di Aja, la sua versione fu criticata ed infine abbandonata già nel 2008.
Successivamente, nel 2013, si pensò a David Fincher come possibile regista. Fincher, noto per opere come Il social network e Millennium – Uomini che odiano le donne, era ritenuto più in linea con il tono complesso e drammatico del graphic novel, ma anche questa collaborazione non si concretizzò.
Altre proposte, come quella di Rick Famuyiwa nel 2018, non andarono oltre la fase di annuncio, dimostrando le numerose difficoltà di tradurre il fumetto in un prodotto cinematografico o seriale.

la rinascita con netflix e jane schoenbrun

un progetto affidato a una regista esperta di horror e nostalgia

Il 2025 ha segnato una svolta significativa: la collaborazione tra Plan B di Brad Pitt e Netflix ha deciso di sviluppare l’adattamento come serie, con un ordine diretto e senza passaggi intermedie. La regista scelta è Jane Schoenbrun, nota per i successi critici I Saw the TV Glow e We’re All Going to the World’s Fair, opere che combinano horror paranoico e nostalgia degli anni ’90.
Il nuovo progetto rappresenta una grande opportunità, poiché rischia di restituire il valore artistico e tematico del graphic novel, miscelando horror disturbante, adolescenza e alienazione suburbana.

storia di un sogno che attraversa decenni di incertezza

da Alexandre Aja a David Fincher: i registi che ci hanno provato

Nel corso degli anni, numerosi registi sono stati coinvolti nel progetto, ma ciascuno ha lasciato via libera alla successiva anziché portare a compimento l’opera. La presenza di nomi come Aja e Fincher testimoniava il forte interesse e le aspettative, ma anche le grandi difficoltà di adattamento.
Nel 2007, Fincher stesso si era affacciato come possibile regista, in un periodo in cui tentava di portare sullo schermo Black Hole con sceneggiature di rilievo e un cast di alto livello. La sua successiva rinuncia e il passaggio ad altri progetti hanno alimentato un clima di incertezza lungo quasi vent’anni.
Questa sequenza di tentativi e rinvii porta alla situazione attuale, in cui la collaborazione tra Netflix e Schoenbrun sembra aver finalmente creato le condizioni per un’esecuzione fedele e di qualità.

l’unicità di questa nuova versione: il contributo di jane schoenbrun

La scelta di Jane Schoenbrun come showrunner è il motivo per cui l’adattamento si distingue rispetto alle precedenti proposte. La regista ha dimostrato capacità di rappresentare atmosfere disturbanti e di catturare l’essenza di paure adolescenziali, elementi fondamentali per rispettare l’anima del graphic novel.
Inoltre, il punto di forza della produzione risiede nell’approccio che unisce horror e nostalgia, tematiche imprescindibili di Black Hole. La combinazione di atmosfere opprimenti, umori suburban e tematiche di crescita rende questa versione particolarmente promettente per il pubblico più attento alla qualità narrativa.

personaggi, protagonisti e protagoniste della serie

  • Regista: Jane Schoenbrun
  • Produttori: Emma Stone, Len Blavatnik, Dave McCary, Taylor Shung, Danny Cohen, Sarah Winshall, Ali Herting

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