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Il successo della prima stagione di Promised Neverland ha attirato l’attenzione di un vasto pubblico, grazie a una narrazione innovativa e coinvolgente. La qualità dell’adattamento si è progressivamente deteriorata nelle stagioni successive, compromettendo la reputazione della serie e del suo franchise. In questo approfondimento si analizzano le principali criticità delle stagioni successive e gli elementi che hanno contribuito al declino della saga.
la prima stagione di promissed neverland: un capolavoro narrativo
una stagione premiata e riconosciuta come esempio di eccellenza
La prima stagione di Promised Neverland si distingue per una realizzazione impeccabile, offrendo uno scenario inedito nel panorama anime. La trama si svolge in un orfanotrofio apparentemente normale, ma che nasconde un terribile segreto: è il luogo di allevamento di umani destinati a essere mangiati da creature mostruose intelligenti. La storia segue Emma, Norman e Ray, tre giovani geniali che scoprono il vero scopo dell’orfanotrofio e pianificano una fuga audace per salvarsi.
La narrazione era ricca di colpi di scena imprevedibili, personaggi complessi e strategie ingegnose, che hanno portato l’anime a essere candidato come miglior titolo dell’anno su piattaforme come Crunchyroll. La capacità di mantenere alta la suspense episodio dopo episodio ha reso questa stagione un esempio di storytelling efficace nel genere.
- Emma
- Norman
- Ray
- Sorella Isabella
il declino con la seconda stagione: omissioni e cambiamenti sostanziali
mancanza di fedeltà all’opera originale e arc saltati
La seconda stagione rappresenta un punto critico per la saga, segnando una netta discontinuità rispetto alla prima. Questa volta l’adattamento prodotto da CloverWorks presenta molte lacune narrative, eliminando importanti archi narrativi come quello di Goldy Pond — uno dei momenti più significativi del manga originale — con conseguenze evidenti sulla coerenza della storia. La scelta di omettere questa fase cruciale ha lasciato numerosi vuoti logici e ha indebolito lo sviluppo dei personaggi.
Nell’arco narrativo di Goldy Pond, Emma impara a uccidere per sopravvivere — una svolta drastica che altera profondamente il suo carattere originario. Questa evoluzione avrebbe richiesto tempi più lunghi ed episodi dedicati alla crescita personale, invece viene trattata superficialmente o ignorata del tutto nell’anime.
cambiamenti narrativi discutibili e ritmo affrettato compromettono la qualità finale
rivelazioni precoci e finali controversi
I cambiamenti apportati dalla seconda stagione includono anche modifiche sostanziali agli eventi chiave del manga. Un esempio è la rivelazione anticipata del ruolo di Norman nella fuga dai laboratori umani — un momento che nel manga avviene in modo più graduale ed emozionalmente carico. Questa scelta ha ridotto l’impatto emotivo delle scene cruciali e diminuito il senso di suspense.
L’esito finale risulta essere meno soddisfacente rispetto alla conclusione originale del manga, con Emma sacrificata troppo presto e decisioni narrative che sembrano forzate o poco motivate. Il risultato è un finale controverso che lascia molti spettatori insoddisfatti.
- Personaggi principali:
- Sorella Isabella
- Emma
- Norman
- Ray
- Mister (Yuugo)
- Lucas
- Ashley / Ayshe (arc aggiuntivo)
- I protagonisti secondari introdotti negli archi eliminati o modificati dal manga.