Perché il anime del 1997 considerato leggendario non invecchia bene
l’anime del 1997 di berserk: un classico che fatica a mantenere il passo con i criteri moderni
Tra le produzioni animate più emblematiche degli anni ’90, l’adattamento di berserk realizzato nel 1997 rappresenta un punto di riferimento per i fan della narrativa dark fantasy. Nonostante l’epoca, questa serie ha lasciato un’impronta indelebile grazie alla sua atmosfera oscura, ai personaggi tragici e allo stile medievale crudo, che si distanziava dai tipici shōnen di allora. La serie mostra anche limiti evidenti che, con gli occhi del presente, risultano più evidenti che mai.
significative omissioni nella trama e nei personaggi
alcune assenze che cambiano la percezione della storia
Uno dei principali punti critici del berserk di 1997 riguarda la sua apertura e chiusura. Il primo episodio si discosta dalla narrazione canonica, presentando un’introduzione oscura e atmosférica di Guts che snobba l’ingresso originale del manga, creando uno squilibrio tonale per gli spettatori nuovi alla serie. La conclusione, invece, si ferma dopo il celebre evento dell’Eclisse, il momento più oscuro e decisivo, lasciando irrisolti diversi aspetti importanti. La mancanza di questa parte finale, fondamentale nel delineare il percorso del protagonista, rende la serie incompleta e meno coinvolgente.
Inoltre, molte figure chiave sono state esclusivamente dal adattamento, come Puck, che nel manga porta una nota di leggerezza e umanità, e altri antagonisti come Wyld. La scomparsa del Cavaliere del Teschio riduce la profondità narrativa e la mitologia dell’universo di berserk, appiattendo la dimensione epica del racconto.
limiti tecnici dell’epoca ancora visibili
un’animazione datata rispetto agli standard odierni
Le restrizioni di budget tipiche degli anni ’90 sono particolarmente evidenti in berserk. La serie utilizza frequenti sequenze statiche, fotogrammi fermi e background immutabili, che rendono l’intera narrazione visivamente datata. Questi elementi compromettano la fluidità delle scene d’azione, riducendo l’impatto emotivo delle battaglie più intense e rendendo le espressioni dei personaggi meno espressive. Sebbene la colonna sonora sia ancora molto apprezzata, l’animazione stanca, dimostrando i limiti di una produzione di allora.
Per gli spettatori moderni abituati a tecniche di animazione cinematografica di alta qualità, come quelle delle produzioni di studio Ufotable, questa versione del 1997 può risultare nostalgica ma poco affinata rispetto alle aspettative attuali. Dato il ruolo di berserk come capolavoro della narrativa fantasy, molte potenzialità restano ancora inespresse a causa di queste limitazioni visive e tecniche.
conclusione
In definitiva, lanime del 1997 di berserk rappresenta un punto di riferimento per il suo valore storico e culturale, ma non può essere considerato un adattamento completo o moderno. La serie, pur rimanendo un cult, si limita a sfiorare le qualità profonde della narrazione di Kentaro Miura, lasciando spazio a un’ipotetica versione che potrebbe unire visual più attuali e un racconto più fedele e completo.
Personaggi, ospiti e membri del cast:
- Naohito Takahashi – regista
- Yasuhiro Imagawa – sceneggiatore