L’esplosione dell’anime nel 2025 potrebbe trasformarsi in un crollo nel 2026

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Il 2025 si è rivelato un anno di grande crescita e di sfide significative per l’industria dell’anime. Mentre le produzioni di successo hanno conquistato audience a livello globale, numerosi problemi strutturali e di sostenibilità minacciano il futuro di questo settore in costante espansione. Questo articolo analizza i principali aspetti che hanno caratterizzato l’anno, dai successi commerciali alle criticità legate a condizioni di lavoro, qualità delle produzioni e tecnologia. Il panorama odierno mostra un settore in grande evoluzione, che necessita di risposte concrete per mantenere l’egemonia raggiunta.

le criticità dell’anime nel 2025

le condizioni dei lavoratori del settore

Uno dei problemi più evidenti riguarda le bassissime retribuzioni. Dati del 2024 indicano che il 40% degli professionisti dell’anime percepisce meno di ¥2,4 milioni annui (circa 15.400 dollari). In un Paese come il Giappone, dove il costo della vita si aggira in media attorno ai ¥7,7 milioni, questa situazione evidenzia una forte disparità. A ciò si aggiungono le lunghe ore di lavoro e le condizioni spesso stressanti, come denunciato da studi e fonti di settore.
Alcuni studi, come MAPPA, sono stati coinvolti in controversie riguardo al sovraccarico di lavoro imposto agli animatori, con ripercussioni sulla qualità e sulla salute dei professionisti. Questa situazione ha portato a una significativa carestia di personale qualificato, incidendo sulla produzione di serie di alto livello.

problemi di qualità e ritardi nelle produzioni

Con l’aumentare delle aspettative dei fan su standard qualitativi sempre più elevati, alcuni titoli hanno fallito nel mantenere i livelli attesi. La stagione 3 di One-Punch Man è diventata uno dei casi più rappresentativi di animazioni deludenti, causando delusione e recriminazioni sui social media. La conseguente pressione ha portato a tempi di produzione più lunghi, complicando la programmazione di molte serie di successo, come One Piece, che a partire dal 2026 passerà da formato settimanale a stagionale.
La scarsa resa tecnica di alcuni progetti sta alimentando discussioni sulla sostenibilità dei processi produttivi, sempre più subordinati all’esigenza di alti standard di qualità.

l’intelligenza artificiale come possibile soluzione e problema

l’impiego dell’AI e le sue criticità

Il ricorso all’intelligenza artificiale nel settore dell’anime rimane un tema dibattuto. La prima applicazione di rilievo riguarda l’utilizzo di AI per generare sfondi, come visto nel corto The Dog & The Boy di WIT Studio, disponibile su Netflix nel 2023. I risultati sono ancora molto lontani dagli standard desiderati, con immagini chiaramente artificiali che compromettono l’immersione.
Analogamente, le recenti versioni doppiate tramite AI, come ai titoli Banana Fish su Amazon Prime, sono state criticate per l’assoluta mancanza di emozione e naturalezza. Questi esempi evidenziano come l’AI, al momento, non possa sostituire il lavoro umano in settori creativi di alto livello.
Anche se alcuni studi e produttori sembrano interessati a utilizzare l’AI come soluzione temporanea per alleviare la carenza di personale, il rischio di un impatto negativo sulla qualità e sull’etica professionale rimane elevato.

prospettive e cambiamenti necessari

il settore deve evolversi

Il pubblico e i ritorni economici dimostrano che l’anime continuerà a essere una forza della cultura pop globale, come testimoniato dal successo di Demon Slayer, che ha sfiorato il miliardo di dollari al botteghino. Senza un’immediata riforma delle pratiche di lavoro e una vera strategia di sostenibilità, il settore rischia di dover affrontare un futuro meno prolifico e più fragile.
Per garantire uno sviluppo duraturo e di qualità, le aziende devono ripensare le proprie dinamiche occupazionali, attirando e trattenendo i giovani talenti e investendo in metodi innovativi per la produzione.

Personaggi e professionisti presenti:
  • Evans Mullicane, senior editor e fondatore della sezione anime di Screen Rant
  • Chloé Zhao, regista di Eternals, ora coinvolta in Kodansha Studios
  • Producatori e animatori di studi come MAPPA, Ufotable e A-1
  • Esperti di settore e rappresentanti delle associazioni di categoria

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