Boruto: i ninja sono sottovalutati ecco perché

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Il franchise di Boruto ha suscitato nel tempo numerose discussioni tra i fan, soprattutto riguardo alle dinamiche di crescita e formazione dei personaggi principali. Una critica ricorrente riguarda la significativa disparità di potere tra i protagonisti e il resto del cast, che spesso appare poco credibile e poco giustificata all’interno della narrazione. Questo articolo analizza le ragioni di questa problematica, evidenziando l’importanza dei mentori e delle metodologie di allenamento rispetto alla percezione di forza dei personaggi.

il ruolo dei mentori in boruto

la forza degli shinobi di konoha nel passato

Durante la serie originale di Naruto, Konoha era considerata una delle più potenti e influenti villaggi ninja del mondo Shinobi. I ninja addestrati all’interno delle mura erano rinomati per le loro capacità eccezionali, ognuno con caratteristiche distintive che li rendevano leggende sul campo di battaglia. Molti tra i più forti ninja mai esistiti provenivano proprio da questa regione. La differenza principale rispetto a Boruto risiede nel metodo di formazione: i giovani ninja venivano seguiti da mentori esperti durante tutto il percorso, favorendo uno sviluppo tecnico e strategico più approfondito.

Nel passato, i membri della “Konoha 11” ricevevano un addestramento personalizzato da parte di shinobi altamente qualificati, tra cui leggendari sannin come Naruto e Sakura. Questa pratica contribuiva a creare guerrieri pronti a fronteggiare minacce sempre più grandi. La mancanza di questo approccio in Boruto è spesso citata come causa della percezione che i protagonisti siano meno efficaci rispetto ai loro predecessori.

  • Naruto Uzumaki
  • Sakura Haruno
  • Sasuke Uchiha
  • Kakashi Hatake
  • Jiraiya (mentore)
  • Tsunade (mentore)

potenziamenti non giustificati e carenza formativa

l’assenza di preparazione nelle nuove generazioni

Uno degli aspetti più criticati della saga è la rappresentazione dei potenziamenti improvvisi dei personaggi principali. In molte occasioni si assiste a aumenti di abilità senza una reale dimostrazione del processo che li ha portati a tali livelli. Questo fenomeno deriva dalla poca attenzione dedicata alla fase dell’allenamento continuo, elemento fondamentale nella tradizione shinobi.

In contrasto con Naruto, che dopo ogni grande sfida si impegnava in sessioni intense di allenamento anche quando aveva superato il suo livello iniziale, Boruto mostra pochi momenti dedicati al miglioramento tecnico attraverso lo studio o l’esercizio pratico. La dipendenza dai geni Otsutsuki o da tecniche ereditarie riduce la percezione che tali incrementi siano meritati dagli eroi.

  • Mancanza di training specifico per affrontare nemici potenti come Jura o le Divinità Arboree
  • Poca esposizione alle tecniche avanzate sviluppate tramite esercizio costante
  • Sviluppo rapido senza una progressione logica basata sulla fatica e sull’apprendimento

l’efficacia dell’allenamento guidato: il caso boruto

il contributo fondamentale di kashin koji nella crescita del protagonista

Dalla pubblicazione del manga “Boruto: Two Blue Vortex“, si è assistito a un cambio significativo nell’approccio al potenziamento del personaggio principale. Boruto Uzumaki ha mostrato un notevole incremento delle sue capacità grazie a un intenso percorso formativo condotto dal potente ninja Kashin Koji. Le tecniche apprese sono frutto non solo della sua determinazione ma anche dell’esperienza diretta del suo mentore.

Questo modello didattico conferma quanto sia importante avere figure guida qualificate per sviluppare competenze avanzate nei giovani ninja. La presenza di un mentore permette ai personaggi non solo di acquisire nuove tecniche ma anche di comprendere meglio il senso strategico delle proprie azioni.

  • Naruto Uzumaki – Mentore: Jiraiya / Kakashi / Koji Kashin (nel manga)
  • Sarada Uchiha – Mentore: Sasuke Uchiha (per alcune tecniche)
  • Mitsuki – Mentore: Orochimaru (per lo sviluppo delle abilità)
  • Kawaki – Mentore: Naruto Uzumaki / Code (nelle fasi avanzate)

necessità di reintrodurre il ruolo dei mentori nella narrazione

vantaggi concreti per i protagonisti e la trama stessa

Con l’avvicinarsi dello scontro finale contro avversari come Jura e le Divinità Arboree, diventa evidente quanto sarebbe vantaggioso riproporre il concetto tradizionale dei mentor nelle vicende attuali. L’assenza sistematica di figure esperte che guidino gli eroi verso nuove tecniche o strategie limita la credibilità delle loro vittorie future.

Riprendendo l’approccio utilizzato nei capitoli storici — dove l’apprendimento continuo rappresentava la chiave del successo — Boruto potrebbe beneficiare enormemente dall’introduzione regolare di momenti formativi innovativi ed efficaci. Solo così potrebbe emergere come una vera generazione capace non solo di combattere ma anche di innovare nel mondo Shinobi.

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