Anime che hanno salvato i finali del loro manga deludenti

Le conclusioni di una serie, sia essa anime o manga, rivestono un ruolo cruciale nel lasciare un’impressione duratura sugli spettatori e lettori. Un finale ben orchestrato può elevare una narrazione, trasformandola in un capolavoro o in un classico senza tempo, mentre una conclusione poco riuscita rischia di compromettere l’impatto complessivo della storia. In molti casi, le differenze tra la fine di un anime e quella del rispettivo manga sono evidenti e riflettono scelte stilistiche, logistiche o narrative che hanno segnato la storia dell’animazione giapponese.
le differenze tra finali di anime e manga
motivi delle variazioni nelle conclusioni
Le divergenze tra le versioni animata e cartacea derivano da molteplici fattori: esigenze di produzione che richiedono finali più rapidi, fonti ancora in corso d’opera al momento della realizzazione dell’anime oppure decisioni consapevoli degli studi per espandere o reinterpretare la narrazione. Spesso queste scelte hanno lasciato un segno indelebile nella storia degli anime, offrendo finali memorabili e distintivi rispetto alle opere originali.
esempi emblematici di finali diversi
dororo
Dororo, tratto dal manga di Osamu Tezuka, narra le vicende di Hyakkimaru, giovane alla ricerca dei propri pezzi mancanti per riacquistare l’umanità perduta. La versione originale del manga si era interrotta bruscamente a causa di una cancellazione prematura, lasciando numerosi fili narrativi aperti. La trasposizione anime del 2019 ha ampliato il racconto, portando Hyakkimaru a confrontarsi con il padre in battaglie cariche di emozione e dando a Dororo momenti significativi di crescita personale. Questa versione ha saputo offrire una conclusione più naturale e soddisfacente rispetto all’interruzione precoce del manga.
k-on!
K-On!, serie che segue un gruppo di ragazze liceali impegnate nel club musicale Light Music Club chiamato Ho-kago Tea Time, presenta un esempio di finale diverso tra manga e anime. Mentre il fumetto si conclude con uno stile sobrio e senza troppi clamori, l’anime ha sviluppato una chiusura più sentita ed emotiva focalizzandosi sul tema dell’amicizia e della crescita attraverso la musica. Questo approccio ha reso il finale più coinvolgente per gli spettatori.
bunny drop
Bunny Drop, noto anche come Usagi Drop, racconta la storia di Daikichi che si prende cura della nipote Rin dopo la morte del nonno. Il manga si conclude con un salto temporale controverso che mostra Rin adolescente innamorata dello zio Daikichi; questa svolta ha diviso i fan sulla validità della scelta narrativa. La versione animata invece termina prima del salto temporale, concentrandosi sulla relazione affettiva tra i due protagonisti come famiglia stabile e amorevole.
serie altrettanto significative
- elfin lied: L’anime si conclude con un finale aperto che rispetta il tono cupo della storia originale; il manga invece offre una conclusione più completa ma meno fedele all’atmosfera intensa dell’anime.
- yu yu hakusho: La serie televisiva amplia le vicende lasciate troppo rapide nel manga originale; il finale dell’anime è considerato più soddisfacente grazie alla maggiore profondità emotiva sviluppata sui personaggi.
- death note: La differenza principale risiede nel modo in cui viene rappresentata la caduta del protagonista Light Yagami: nell’anime si preferisce un epilogo più simbolico e drammatico rispetto alla conclusione più definitiva del manga.
- fullmetal alchemist: La versione del 2003 presenta un finale molto oscuro e complesso che si discosta dalla successiva “Brotherhood”, considerata generalmente più fedele al materiale originale ma meno innovativa dal punto di vista narrativo.
- neon genesis evangelion: L’anime termina con uno dei finali più iconici ed introspettivi mai realizzati nel panorama anime; il manga propone invece una conclusione meno astratta ma meno impattante emotivamente.
- Nippon Studio Staff (regista)
- Soggetto originale: Hideaki Anno