Alice in borderland 3 trama spiegata del manga

La serie distopica giapponese “Alice in Borderland” si appresta a tornare con una terza stagione, portando avanti un percorso narrativo ricco di colpi di scena e approfondimenti psicologici. Basata sul manga di Haro Aso, la serie ha già esplorato numerosi aspetti della trama originale, lasciando alcune questioni aperte che potrebbero essere sviluppate ulteriormente. In questo contesto, si analizzano gli elementi chiave del manga e le possibili direzioni che la nuova stagione potrebbe assumere.
la carta del joker: il punto di partenza per la stagione 3
La conclusione della seconda stagione presenta un simbolo enigmatico: una carta da gioco Joker, lasciata come indizio finale. Nelle prime due stagioni, i protagonisti hanno affrontato giochi legati a carte numerate e figure come Jack e Regina, ma il Jolly è rimasto nascosto fino all’ultimo momento. Nel manga originale, Arisu incontra fisicamente il Joker in un luogo oscuro e simbolico dopo aver superato le prove. Il personaggio si configura come una figura ambigua, quasi divino-demoniaca, che funge da mediatore tra vita e morte. Questa scena rappresenta la chiave narrativa potenziale per comprendere i futuri sviluppi della serie.
le possibili direzioni narrative della serie
Sebbene la narrazione principale del manga si sia conclusa, Haro Aso ha scritto due spin-off significativi:
- Alice on Border Road: ambientato a Kyoto, introduce nuovi personaggi e sfide diverse;
- Alice in Borderland: Retry: protagonista ancora Arisu, che ritorna nel mondo di Borderland dopo un’esperienza di pre-morte, con l’obiettivo di riunirsi alla moglie Usagi e al figlio in arrivo.
Lo spin-off “Retry” rappresenta una fonte d’ispirazione plausibile per la terza stagione, grazie alla sua atmosfera più surreale e ai giochi maggiormente introspettivi. La dimensione tra realtà e illusione diventa sempre più sottile ed inquietante, ideale per continuare l’esplorazione psicologica dei personaggi principali.
due joker in gioco? Un nuovo colpo di scena possibile
I mazzi di carte standard contengono due carte Joker. Se questa peculiarità venisse sfruttata nella narrazione televisiva, potrebbe introdurre due entità differenti o un secondo avversario/misterioso alleato. Ciò amplierebbe le dinamiche narrative creando nuove tensioni ed equivoci.
L’introduzione del secondo Joker potrebbe anche dare vita a giochi mentali complessi che mettono in discussione la percezione stessa della realtà dei protagonisti. Si potrebbero creare sfide dove i personaggi sono confusi tra ciò che è vero e ciò che appare come falso, richiamando lo stile fiabesco e simbolico de “L’Isola delle Meraviglie”.
una stagione più psicologica e visionaria?
Tutto indica che la terza stagione sarà caratterizzata da un forte approccio psicologico e visionario. Se nelle prime stagioni i giochi erano basati su logica o forza fisica, quelli centrati sul Joker potrebbero concentrarsi su inganni mentali, portando i protagonisti ad affrontare le proprie paure più profonde e interrogarsi sulla natura stessa dell’esistenza.
L’immagine finale dell’ospedale nella seconda stagione suggerisce un ritorno al mondo reale; L’apparizione della carta Joker lascia supporre che nulla sia realmente come sembra. Potrebbe trattarsi solo di un altro livello del gioco o di una realtà alterata.
Il futuro narrativo potrebbe attingere tanto dagli eventi conclusivi del manga quanto dallo spin-off “Retry”, creando così un intreccio complesso tra simbolismo interiore e sopravvivenza esterna.
Membri del cast:- Nobuyuki Satō (Arisu)
- Tao Tsuchiya (Usagi)
- Kento Yamazaki (Chishiya)