9 archi di shonen jump che dimostrano che il filler non è necessario

Nel vasto panorama degli anime e manga di successo, alcune sequenze narrative si distinguono per la loro capacità di mantenere alta l’attenzione senza ricorrere a filler o elementi superflui. Questi archi narrativi rappresentano veri e propri punti di svolta nelle rispettive serie, offrendo un’esperienza di visione intensa e coinvolgente. In questo approfondimento vengono analizzati alcuni tra i più significativi esempi di storytelling compatto e potente nel mondo dello shōnen, evidenziando come siano riusciti a evitare le lungaggini tipiche del genere.
l’arco della guerra paranormale – my hero academia
Tra le storie più memorabili di My Hero Academia, l’Arc della Guerra Paranormale si distingue per la sua intensità e ritmo incalzante. Sin dal primo capitolo, questa sequenza segna un momento cruciale per l’intera narrazione, con gli eroi che lanciano un’offensiva coordinata contro l’organizzazione dei villain guidata da Shigaraki, sfruttando informazioni riservate raccolte da Tartarus.
Il risultato è una vera e propria guerra totale in cui ogni battaglia si sussegue senza pause, portando alla luce le conseguenze irreversibili delle scelte dei personaggi. La rapidità degli eventi – dall’azione sotto copertura di Hawks alle battaglie contro Nomu e all’emergere del potere devastante di Shigaraki – contribuisce a creare un climax emozionante che mantiene il pubblico col fiato sospeso.
L’arco si caratterizza per il suo ritmo serrato, che non lascia spazio a divagazioni o scene inutili, concentrandosi esclusivamente sulla progressione narrativa verso il conflitto finale.
l’arco di marineford – one piece (versione manga)
Il Marineford Arc rappresenta uno dei momenti più intensi dell’universo di One Piece. Come prosecuzione diretta dell’arco di Impel Down, questa saga si svolge nel cuore del campo di battaglia davanti alla base marina, coinvolgendo numerosi protagonisti in combattimenti epici e colpi di scena drammatici.
L’autore Eiichiro Oda utilizza ogni arma narrativa disponibile: dalla tensione crescente durante la countdown per l’esecuzione di Ace fino alla resa dei conti tra i grandi pirati e le forze militari. L’equilibrio tra azione frenetica e momenti emotivamente carichi rende questa saga una delle più dense dal punto di vista narrativo.
L’assenza totale di filler e scene ridondanti permette al lettore/spettatore di vivere un’esperienza immersiva, dove ogni singola scena ha un peso specifico nella costruzione della trama complessiva.
l’arco dell’incidente a shibuya – jujutsu kaisen
L’Incidente a Shibuya, uno degli episodi più cruenti e tesi della serie Jujutsu Kaisen, si svolge in una sola giornata reale ma racchiude una quantità impressionante di eventi chiave. La trama prende il via quando Kenjaku e Mahito lanciano un attacco massiccio sulla città omonima, intrappolando civili e maghi in una cortina d’assedio.
I combattimenti sono brutalmente rapidi ed estremamente violenti, con morti importanti e rivelazioni sconvolgenti che si succedono senza sosta. La struttura narrativa segue la logica del domino: ogni evento porta direttamente al successivo con precisione chirurgica. La rappresentazione animata accentua ancora di più questa sensazione claustrofobica ed esplosiva.
Senza scene superflue o digressioni narrative, questo arco dimostra come sia possibile mantenere alta la tensione attraverso un ritmo sostenuto, rendendo l’esperienza visiva estremamente compatta ma allo stesso tempo profondamente coinvolgente.
la saga di freeza – dragon ball z (versione manga)
Mentre nell’anime la saga dei
Freezer
è spesso ricordata per i ritmi lenti e le pause forzate tra gli scontri principali, nel manga originale gli eventi sono narrati con grande precisione come una space opera ad alta tensione priva di riempitivi. Akira Toriyama sfrutta appieno gli elementi sci-fi introducendo trasformazioni monumentali ed escalation narrative senza pause inutili.
Tutte le tappe fondamentali – dall’accordo forzato tra Vegeta e Freezer fino all’esordio leggendario del Super Saiyan da parte di Goku – vengono sviluppate con assoluta efficacia narrativa. Il risultato è un racconto concentrato che mette in risalto il massimo potenziale dei personaggi senza dilungarsi in sottotrame secondarie o scene superflue.
- – My Hero Academia: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugo, All Might
- – One Piece: Monkey D. Luffy, Whitebeard, Ace
- – Jujutsu Kaisen: Yuji Itadori, Satoru Gojo, Megumi Fushiguro
- – Dragon Ball Z: Goku, Vegeta, Frieza