10 stagioni di anime così brutte da rovinare completamente la serie

serie anime che hanno deluso le aspettative: i casi più eclatanti di stagioni fallimentari
Nel panorama dell’animazione giapponese, anche le serie più acclamate possono attraversare periodi di forte declino, spesso a causa di stagioni successive che non riescono a mantenere gli standard qualitativi iniziali. La presenza di stagioni insoddisfacenti può influire negativamente sulla percezione complessiva della serie, lasciando i fan delusi e incerti sul futuro delle produzioni. In questo contesto, vengono analizzate alcune delle più notevoli cadute di qualità nelle stagioni successive di popolari anime.
that time i got reincarnated as a slime
produzione e adattamento
That Time I Got Reincarnated as a Slime è riconosciuto come uno dei migliori esempi di serie isekai, basata sui light novel di Fuse e Mitz Vah. L’anime, realizzato da Eight Bit, narra la storia di un ex uomo giapponese reincarnato in un mondo fantasy come uno slime incredibilmente potente. La terza stagione ha sorpreso negativamente il pubblico per la sua qualità estremamente discutibile.
Il problema principale risiede nel fatto che questa stagione si discosta drasticamente dal tono action tipico della saga, concentrandosi invece su scene di riunioni e incontri burocratici. Questo cambio di focus ha portato molti spettatori a pensare che si trattasse quasi di una parodia o di un tentativo di scherzo ai fan. La mancanza d’azione e l’eccessivo approfondimento delle riunioni hanno compromesso gravemente l’interesse generale.
tokyo ghoul:re
il crollo dopo il successo iniziale
Tokyo Ghoul rappresenta una delle serie più amate dagli appassionati d’anime, risultando tra le più viste su piattaforme come MyAnimeList. La sua prima stagione ha conquistato il pubblico grazie a un mix efficace tra horror e dramma psicologico. Tuttavia, Tokyo Ghoul:re, sequel diretto della saga originale, si distingue per un calo drastico nella qualità.
Con una valutazione complessiva inferiore alla media e una ricezione negativa da parte dei fan — considerata confusa, mal equilibrata nei ritmi narrativi e sotto le aspettative — la serie ha segnato una battuta d’arresto rispetto alle premesse promettenti del primo ciclo narrativo.
la saga di tanya the evil
una produzione controversa ma interessante
The Saga of Tanya the Evil, prodotto da NUT ed ispirato ai light novel di Carlo Zen e Shinobu Shinotsuki, è riconosciuto come uno degli anime isekai più originali grazie alla trama coinvolgente che vede un uomo comune reincarnato come una giovane militare astuta e spietata in un mondo bellico alternativo.
Purtroppo, il film collegato alla serie ha deluso molti spettatori per la gestione poco convincente dello sviluppo narrativo: l’introduzione del personaggio Mary Sioux ha mostrato tropi abusati come quello della morte apparente o del ritorno improvviso in scena senza spiegazioni adeguate. Questa scelta narrativa ha minato l’efficacia dell’opera stessa.
banished from the hero’s party
potenzialità sprecata nella seconda stagione
Banished From The Hero’s Party doveva essere una delle serie romantiche più innovative degli ultimi tempi, con protagonisti Red e Rit che affrontano una vita tranquilla lontano dalle battaglie epiche. La prima stagione aveva mostrato ottimi spunti narrativi; La seconda si è rivelata deludente introducendo antagonisti poco credibili e sviluppi forzati.
L’approfondimento dei personaggi principali avrebbe potuto portare a trame molto più coinvolgenti se fosse stato gestito con maggiore cura. Invece si è optato per scelte narrative poco coerenti con quanto già stabilito all’inizio della serie.
fire force
dalla prima al terzo season: un calo evidente
Fire Force , prodotto da David Production, aveva riscosso grande successo nel 2019 grazie alle sue intense scene d’azione e all’eccellente animazione. Il seguito previsto per il 2020 aveva mantenuto alta l’attenzione; Il passaggio al terzo ciclo nel 2025 ha segnato una brusca battuta d’arresto.
Sebbene si prospettassero combattimenti spettacolari simili alle prime stagioni, il ritmo è risultato affrettato e meno coinvolgente rispetto alle origini della saga. La sensazione generale è quella di una produzione frettolosa nonostante i lunghi tempi necessari tra le stagioni.
one punch man
dalla prima alla seconda stagione: un declino evidente
One Punch Man , creato da Madhouse (prima stagione) e J.C. Staff (seconda), rappresenta uno dei manga/anime più iconici degli ultimi anni grazie alla sua premessa semplice ma geniale: cosa succede se un eroe può sconfiggere qualsiasi avversario con un solo pugno? La prima stagione era considerata un capolavoro assoluto; la seconda invece ha lasciato molti fans insoddisfatti.
I principali problemi sono stati il cambio dello studio d’animazione — passando da Madhouse a J.C. Staff — oltre ad aver dato meno spazio al protagonista Saitama rispetto alle aspettative originali. Questo ha portato a episodi meno memorabili rispetto alla prima annata.
overlord
{l’ascesa e la crisi}
Overlord , basato sui light novel di Kugane Maruyama ed illustrato da so-bin, resta uno degli anime isekai più apprezzati grazie al suo protagonista Ainz Ooal Gown: uno dei personaggi più potenti mai visti nel genere fantasy-dungeon.
La prima stagione è praticamente perfetta; anche le successive terze e quarte sono considerate buone o ottime.
Al contrario, la seconda stagione soffre moltissimo: dura circa 15 episodi pieni di contenuti poco coerenti con la narrazione principale.
In particolare manca quasi completamente lo sviluppo dei personaggi principali mentre viene data troppo spazio ad altre sottotrame secondarie poco interessanti o fuori contesto.
shangri-la frontier
Shangri-La Frontier , realizzato da C2C ed ispirato ai web novel di Katarina, racconta le avventure inedite in un videogioco altamente competitivo dove Sunraku decide di seguire strade alternative rispetto agli altri giocatori.
La prima stagione era promettente per originalità ed entusiasmo; purtroppo il secondo ciclo introduce nuove dinamiche che tradiscono tutto ciò che era stato costruito precedentemente, trasformando radicalmente lo stile narrativo originale senza motivazioni convincenti.
tower of god
Tower of God , tratto dal webtoon omonimo scritto da S.I.U., ha portato sulle piattaforme streaming uno dei webtoon più longevi riuscendo ad attirare milioni di spettatori globalmente.
Il primo ciclo si caratterizzava per uno stile artistico innovativo ed emozionante storia sulla scalata verso l’alto.
Purtroppo la seconda stagione si contraddistingue per scelte stilistiche drastiche – cambiamento nell’aspetto grafico — oltre ad una riduzione drastica dell’animazione rendendo alcuni episodi simili a presentazioni PowerPoint piuttosto che ad anime veri e propri.