Zelda: perché il gioco con 96 su metacritic delude gli appassionati

Il successo di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom si è consolidato da oltre due anni dalla sua uscita su Nintendo Switch, ma il gioco continua a suscitare opinioni contrastanti. Nonostante l’ampio apprezzamento della critica, molti analizzano come questa produzione abbia faticato a eguagliare le aspettative generate dal suo predecessore, Breath of the Wild. In questo approfondimento verranno analizzati i motivi di questa percezione, evidenziando le differenze tra i due titoli e le ragioni per cui Tears of the Kingdom si colloca in una posizione di secondo piano rispetto all’originale.
totk non riesce ad eccellere come botw o altri giochi della serie zelda
un sequel che ripete ciò che l’originale ha già fatto
Tears of the Kingdom rappresenta un buon titolo, ma non raggiunge la stessa carica iconica di Breath of the Wild. Sebbene il gioco sia un seguito più che dignitoso, manca di elementi innovativi che possano rivoluzionare la saga. Nel 2017, BOTW aveva introdotto una versione completamente nuova di Hyrule, con un mondo aperto libero da restrizioni e arricchito da sistemi di combattimento innovativi, mini dungeon creativi e una narrazione epica che copriva più di un secolo. Questi aspetti hanno contribuito a rendere quel titolo unico nel suo genere.
totk si fa delle repliche e perde originalità
questa versione di hyrule è già conosciuta
Hyrule in Tears of the Kingdom appare molto simile alla sua controparte in BOTW, con alcune aree rinnovate grazie ai lavori di ricostruzione dei cittadini dopo lo scontro finale con Calamity Ganon. Le nuove zone esplorabili includono i cieli e le profondità sotterranee, ma il senso di meraviglia provato nella scoperta del mondo originale si è affievolito. La ripetizione degli stessi ambienti rende meno coinvolgente l’esperienza rispetto a quella del primo capitolo.
totk insegue botw troppo e perde la sua unicità
questa versione di hyrule è già stata scoperta
I cambiamenti apportati in Tears of the Kingdom sono limitati a nuove aree come i cieli e le profondità, mentre il resto del mondo rimane sostanzialmente invariato rispetto al titolo precedente. Questa scelta ha portato a una sensazione di déjà-vu durante l’esplorazione, riducendo l’effetto sorpresa che aveva caratterizzato la prima volta in cui si scopriva Hyrule.
Nonostante alcune novità meccaniche come la possibilità di teletrasportarsi attraverso oggetti solidi o creare macchinari semplici tramite incollaggi, queste funzioni risultano più come contenuti aggiuntivi piuttosto che come elementi rivoluzionari capaci di cambiare radicalmente il gameplay.
discussione sulla perdita di originalità in totk
il mondo di hyrule già visto
L’atmosfera evocativa dell’Hyrule esplorata in BOTW si è affievolita in Tears of the Kingdom. La ricostruzione post-scontri ha portato a variazioni minori sul territorio originale, senza riuscire a mantenere quell’effetto sorpresa iniziale. Le nuove aree sono interessanti ma non riescono a catturare lo stesso senso di meraviglia della scoperta iniziale.
conclusione: disillusione sul successo di totk
un’opinione senza pretesa di esaurire il discorso
Tears of the Kingdom rimane un prodotto solido e innovativo sotto alcuni aspetti, introducendo nuove funzionalità alla serie Zelda. Rispetto all’impatto rivoluzionario del suo predecessore, non ha saputo replicare quella magia iniziale né ridefinire il genere open world su larga scala. Il confronto con BOTW evidenzia quanto sia difficile superare un capolavoro così iconico, lasciando spazio a qualche delusione tra gli appassionati e agli analisti del settore videoludico.
Personaggi principali:
- – Link
- – Zelda
- – Ganon (versione classica)
- – Cittadini e NPC vari
- – Vari membri dello staff creativo Nintendo strong>
- – Critici specializzati nel settore videoludico strong>
- – Fan della saga Zelda strong>
- – Esperti del mondo gaming internazionale strong>