Wu-tang: intervista ai traditori della musica per i giovani

Il mondo dei videogiochi si arricchisce di un nuovo progetto che rende omaggio alla leggendaria band hip-hop Wu-Tang Clan, riprendendo il suo stile in modo innovativo e coinvolgente. Dopo decenni dalla comparsa di Wu-Tang: Shaolin Style, la formazione torna nel settore videoludico con Wu-Tang: Rise of the Deceiver. Sviluppato da Brass Lion Entertainment, questo titolo si presenta come un action RPG che integra elementi ispirati ai diversi stili e influenze del gruppo. La produzione nasce come parte della franchise Angel of Dust di Ghostface Killah, inizialmente pensata come collegamento diretto al prossimo film, ma poi evolutasi in un progetto a sé stante.
le connessioni profonde tra rise of the deceiver e wu-tang
coinvolgimento e rappresentanza del collettivo iconico
Secondo Bryna Dabby Smith, co-fondatrice e CEO di Brass Lion Entertainment, la realizzazione di un videogioco dedicato al Wu-Tang è stato sempre considerato un “sogno” per l’azienda. La spinta a creare questa esperienza proviene direttamente dal gruppo stesso, che ha fornito input fondamentali durante lo sviluppo. Sebbene all’inizio il progetto fosse legato alla sceneggiatura di un film, il team ha deciso di indirizzarlo verso una direzione diversa. Come afferma Smith, “il gioco funziona come una sorta di complemento al film. Non narra la stessa storia, ma si inserisce nello stesso universo e condivide molte connessioni narrative“.
Le influenze del collettivo sono evidenti anche nelle referenze agli album dei Wu-Tang e alle loro radici culturali. Rashad Redic sottolinea che il gioco rappresenta “una fusione di influenze provenienti dai video musicali, dall’estetica del gruppo, dalla moda e dai film stessi“. Smith ricorda che il team ha approfondito la conoscenza della storia del Wu visitando il Tempio Shaolin a New York e incontrando l’insegnante di RZA.
approfondimenti sul legame con la storia del Wu-Tang
l’influenza di ODB e il messaggio per le generazioni future
Sul rapporto tra il Wu-Tang e le nuove generazioni, Narcisse evidenzia come Ol’ Dirty Bastard abbia sempre parlato dell’obiettivo di creare futuri migliori rispetto alle esperienze vissute da bambini. Il gioco si propone come uno spazio in cui si possa osservare una vasta gamma intergenerazionale delle persone che abitano nel quartiere rappresentato nel mondo virtuale. Tra i temi principali vi è quello della riflessione su come i membri del Wu-Tang analizzino la propria eredità per tramandarla alle successive generazioni.
Non mancano momenti più leggeri o ironici: il tono delle narrazioni tipiche degli album del collettivo viene mantenuto anche nel videogioco con humor e divertimento. Narcisse ricorda gli sketch presenti su 36 Chambers, dove i membri scherzavano tra loro; anche in questa nuova produzione si mira a trasmettere questa stessa energia.
musica, moda ed espressione personale in rise of the deceiver
opportunità dinamiche di espressione personale
L’aspetto musicale riveste un ruolo centrale nel progetto: Smith spiega che “Blaze sta curando la colonna sonora, non solo come semplice accompagnamento ma attraverso un sistema musicale dinamico.” La colonna sonora utilizza stem tratti dal catalogo Wu-Tang per creare remix dal vivo durante l’esperienza videoludica. Questo approccio permette alla musica di reagire in tempo reale alle azioni del giocatore, offrendo un’esperienza immersiva senza precedenti.
Sul fronte estetico e fashionistico, Redic sottolinea l’importanza della libertà d’espressione attraverso uno stile che combina elementi contemporanei con richiami agli anni ’90. La possibilità per i giocatori di personalizzare i propri avatar rispecchia proprio questa filosofia: “la creazione di personaggi rappresenta uno strumento fondamentale per l’autenticità dell’esperienza”.
L’annuncio ufficiale da parte dello Summer Game Fest ha portato grande attenzione sul titolo; inoltre, la band ha annunciato che il trailer verrà mostrato durante tutto il tour mondiale finale del collettivo—un modo efficace per coinvolgere ancora più fan nel processo creativo.
Pertanto, mentre Ghostface Killah svolge un ruolo chiave nella direzione artistica del progetto,“tutti i membri devono approvare e amare questo lavoro”. La volontà è quella di rispettare profondamente l’eredità storica dei Wu-Tang Clan mantenendo alta l’energia originale che li contraddistingue.
- Narrative: Ghostface Killah (creative lead)
- Sviluppatori: Brass Lion Entertainment
- Ceo: Bryna Dabby Smith
- Cco: Rashad Redic