Wolf companion di ghost of yotei: un’occasione sprecata

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Il nuovo titolo Ghost of Yotei ha finalmente visto la luce, offrendo ai giocatori l’opportunità di immergersi in un’ambientazione fedele al Giappone feudale, firmata da Sucker Punch Productions. Tra le innovazioni promesse e le aspettative generate dal pubblico, il gioco si distingue per alcune caratteristiche che hanno riscosso grande interesse, ma anche per alcune criticità che meritano attenzione. In particolare, uno degli aspetti più discussi riguarda la gestione del compagno animale, un elemento che avrebbe potuto rappresentare un punto di forza distintivo.

la presenza del lupo come compagno

Ghost of Yotei introduce un fedele alleato a quattro zampe che, fin dalle prime anticipazioni e materiali promozionali, sembrava destinato a diventare una componente centrale dell’esperienza di gioco. Il lupo appare in molte immagini e trailer ufficiali, lasciando intendere che sarebbe stato un compagno costante e affidabile durante tutta la narrazione. Nella realtà questa aspettativa non è stata pienamente soddisfatta.

Infatti, il lupo non accompagna costantemente il protagonista. La sua apparizione avviene in modo casuale e limitato nel tempo fino a quando non viene sbloccata una specifica canzone temporanea per richiamarlo. Questa implementazione riduce significativamente il coinvolgimento emotivo dei giocatori con il personaggio animale.

Il risultato finale è che il sistema del lupo si presenta come una delle peggiori meccaniche del titolo: poco coerente e frustrante, poiché impedisce di costruire un vero legame con questa creatura. Un vero dispiacere considerando quanto pochi giochi open world siano riusciti a integrare efficacemente i compagni animali nel gameplay.

una possibilità mancata di distinzione nel genere

L’introduzione di compagni animali stabili, come il lupo in modo permanente e affidabile, avrebbe potuto elevare Ghost of Yotei rispetto ai titoli concorrenti. Per esempio, rispetto a Tsushima, dove gli alleati sono presenti solo in missioni specifiche senza seguire costantemente i giocatori o interagire nell’esplorazione quotidiana del mondo aperto.

L’assenza di un sistema di compagnia duratura limita le possibilità narrative e ludiche. Un vero “Wolf Pack” permanente avrebbe consentito momenti memorabili sia nelle fasi di combattimento sia nello sviluppo della trama secondaria o dei rapporti tra i personaggi.

Senza questa caratteristica fondamentale, si perde un’occasione importante per differenziare ulteriormente il titolo nel panorama dei giochi d’azione open world ambientati nel periodo storico giapponese.

Sebbene Ghost of Yotei abbia portato novità interessanti e mostrato capacità tecniche notevoli da parte di Sucker Punch Productions, la gestione del sistema dei compagni animali rappresenta ancora uno spazio di miglioramento significativo. La speranza è che nei futuri sviluppi o sequel venga adottata una soluzione più stabile ed immersiva per permettere ai giocatori di creare legami autentici con i loro alleati animalistici.

  • – Atsu (protagonista)
  • – Wolf (compagno animale)
  • – Personaggi secondari della “Wolf Pack”
  • – Sucker Punch (sviluppatore)
  • – Sony Interactive Entertainment (editore)

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