Villa di lusso di alberto stasi: la casa che nessuno desidera
Il territorio di Garlasco conserva ancora testimonianze di un passato drammatico che ha segnato profondamente la comunità locale. La villa appartenuta alla famiglia Stasi, al centro di una delle vicende giudiziarie più discusse in Italia, rimane un simbolo silenzioso di quella storia. In questo contesto, si analizza l’attuale stato della proprietà, i retroscena economici collegati alla famiglia e il legame tra i luoghi e le vicende che hanno caratterizzato il caso del 2007.
lo stato attuale della villa di via carducci
una casa che sembra aver congelato il tempo
Situata in via Carducci, la villa di proprietà di Alberto Stasi si presenta ancora oggi come un edificio vuoto, con le finestre infrangibili e il giardino lasciato all’incuria. Nonostante il passare degli anni, nessuna famiglia ha deciso di trasferirsi all’interno, preferendo mantenere quella dimora come un ricordo indelebile. La struttura, originariamente acquistata dai genitori di Stasi, rappresentava in passato un simbolo di una vita futura di serenità. Dopo la tragedia, divenne invece un simbolo di sofferenza e di tensione mediatica.
Nel 2009 si tentò di mettere in vendita la villa, senza successo. Nel 2016, l’immobile fu proposto a un prezzo di circa 610.000 euro, ma nessun acquirente si fece avanti. Oggi, la proprietà appartiene ancora alla madre di Alberto, Elisabetta Ligabò, che continua a sostenere il mutuo di 60.000 euro acceso nel 2019, garantito dalla stessa proprietà ormai da anni senza che si siano concluse trattative di acquisto.
le questioni economiche e patrimoniali della famiglia
dalle attività commerciali alla gestione immobiliare
Oltre alla villa, Elisabetta Ligabò ha ereditato dalla famiglia un patrimonio aziendale importante: la Nuova Invernizzi srl, azienda fondata dal marito Nicola, scomparso nel 2013. L’impresa, specializzata in biciclette, motociclette e ricambi, rappresentava una presenza consolidata nel centro di Garlasco. Nel 2020, la licenza commerciale è stata ceduta ad uno nuovo gestore di Voghera per circa 50.000 euro, mantenendo la proprietà dei locali attraverso l’affitto. Questa strategia ha permesso alla famiglia di ricavare ricavi dai canoni di locazione, anche in un contesto di crisi economica.
Nel luglio 2024, si è proceduto all’acquisto diretto del fabbricato commerciale, rendendo Elisabetta Ligabò la reale locatrice. Tale mossa ha prodotto un utile di circa 4.300 euro, in un anno caratterizzato da ricavi complessivi attorno ai 12.500 euro. La società stessa, pur essendo formalmente in liquidazione, mantiene un ruolo attivo nel patrimonio immobiliare della famiglia.
il legame tra i luoghi e le vicende giudiziarie
la casa al mare di Spotorno e i collegamenti criptici
Oltre alla villa di Garlasco, la famiglia ha posseduto una casa al mare a Spotorno, venduta nel 2017 subito dopo la morte del marito Nicola. Anche questo spazio ha un legame simbolico con il caso della Poggi, poiché un commerciante ha riferito di aver venduto a Alberto Stasi un paio di scarpe compatibili con tracce trovate sulla scena del crimine. Scarpe mai rinvenute, ma che aggiungono un ulteriore elemento di mistero alla vicenda giudiziaria.
una narrazione che va oltre il passato
La storia della villa e dei beni immobili della famiglia Stasi si configura non solo come una testimonianza di un tragico evento, ma anche come un simbolo di come i luoghi possano conservare tracce di eventi così complessi. La villa di via Carducci si presenta come un vero e proprio monumento silenzioso, che racconta di paure irrisolte e di un passato che ancora influenza il presente. La continua presenza di un mutuo in sospeso e il silenzio che avvolge l’immobile testimoniano un legame indelebile tra luogo e memoria.
In un’epoca di rapida dimenticanza, questa casa resta immobile, mantenendo un’aura di mistero e di ricordo che è difficile ignorare. La domanda che si pone riguarda il ruolo dei luoghi nel conservare il ricordo di avvenimenti dolorosi o se, invece, siaoursi l’interpretazione della memoria che ognuno attribuisce ai propri spazi personali.
personaggi coinvolti e figura chiave
- Elisabetta Ligabò
- Alberto Stasi
- Nicoa Ligabò
- Nicola (marito di Elisabetta, deceduto nel 2013)