Tulsa king stagione 3 episodio 8 recensione sylvester stallone torna protagonista di un thriller criminale con grinta

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La stagione 3 di “Tulsa King” si presenta come un susseguirsi di alti e bassi, con episodi che hanno alternato momenti di grande suspense a alcune criticità di sceneggiatura e character development. Con solo due appuntamenti ancora in programma, l’ultima puntata, numero 8, rappresenta un elemento chiave per risollevare le sorti di questa serie crime che ha saputo nel passato coinvolgere il pubblico. Analizzeremo nel dettaglio l’ultimo episodio, evidenziando i momenti salienti e i cambiamenti in corso, oltre a considerare le figure e i personaggi principali coinvolti nella vicenda.

la ripresa di “tulsa king” con l’episodio 8, “nothing is over”

una puntata cruciale per la serie

Il ottavo episodio della terza stagione di “Tulsa King” intitolato “Nothing Is Over” rappresenta un punto di svolta importante, riportando la narrazione su binari più incisivi e coinvolgenti. La puntata si distingue per una conclusione esplosiva, che salva parzialmente una stagione finora segnata da scelte narrative discutibili e personaggi spesso poco sviluppati. La produzione ha saputo rilanciare l’interesse, offrendo un finale di episodio che apre nuove possibilità e mette in crisi alcuni dei personaggi chiave, tra cui Dunmire.

criticità e sviluppi della stagione

Per tutta la durata della stagione, la serie si è imbattuta in alcune sviste narrative e mancanze di approfondimento di alcuni personaggi come Musso, Cleo e Bevilaqua, che sono stati marginalizzati o lasciati in disparte. Problema questo che ha irradiato una sensazione di confusione, data anche dalla sovraccarica di trame e personaggi secondari. La stagione più disorganizzata fino a ora sembra comunque voler riconquistare la sua forza narrativa con l’episodio conclusivo.

la scena più intensa: il ritorno di dunmire e l’epilogo

il ritorno di Dexter Deacon

La puntata si apre con un’azione che segna una svolta, quando Dwight tortura Dexter Deacon, il malvagio fabbricante di bombe. La scena, tra le più dure e cruente, rappresenta un evidente tentativo di riconnettersi con le origini più violente della serie. La mossa di Dunmire di cercare rivincita, coinvolgendo Dunmire in un gioco di potere, riporta la narrazione a livelli più intensi, riuscendo a infondere nuova energia alla trama.
La scena di un Dunmire sepolto vivo e la minaccia di una bomba sono elementi che richiamano atmosfere dai toni noir e thriller, ricordando sequenze cinematografiche di film come The Dark Knight. Questo permettono di approfondire il personaggio di Dunmire, rafforzandone il ruolo di villain principale.

l’entrata di samuel l. jackson e le prospettive future

l’atteso ingresso del NOLA King

Nonostante l’obiettivo di far decollare la narrazione con l’introduzione di Samuel L. Jackson nel ruolo di NOLA King non abbia ancora prodotto i risultati sperati, la sua presenza promette di creare nuove alleanze e dinamiche tra i personaggi. La sua key role, di fatto, si configura come un potenziale elemento di svolta e di rafforzamento della trama finale della stagione.
Al momento, si ipotizza che Jackson possa collaborare con Dwight, aiutandolo a eliminare Dunmire, e sviluppare un’alleanza strategica tra le due figure. La direzione futura, quindi, potrebbe orientarsi verso un plot più compatto, con meno personaggi e più focus sulle azioni decisive che daranno un senso compiuto alla serie.
Per il futuro, si prevede che “Tulsa King” possa adottare un approccio più narrativo, eliminando i personaggi meno funzionali e puntando su una trama più compatta e coinvolgente. La stagione 4 dovrebbe ricalcare modelli di successo di serie come Mayor of Kingstown, limitando le sottotrame e rafforzando il protagonista.

personaggi e troupe di produzione

  • Sylvester Stallone nel ruolo di Dwight “The General” Manfredi
  • Martin Starr come Lawrence “Bodhi” Geigerman
  • Dallas Roberts come Dexter Deacon
  • Samuel L. Jackson come NOLA King (ipotizzato)
  • Dave Erickson e Terence Winter come showrunner
  • Registi come Allen Coulter, Benjamin Semanoff, David Semel e altri

considerazioni finali

Il dodicesimo episodio di “Tulsa King” stagione 3 si configura come una possibile svolta per rilanciare la qualità complessiva della serie. Con sceneggiature più tese e personaggi rilevanti che trovano nuovi spunti, questa stagione potrebbe ancora riservare sorprese fondamentali. La sfida principale sarà per il prossimo episodio, chiamato a chiudere in modo memorabile un arco narrativo che, fin qui, ha mostrato le proprie fragilità.

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