Tom Holland Svela la Verità su Spider-Man: No Way Home – Solo 3 Giorni di Riprese dal Vivo!

Spider-Man: No Way Home ha rappresentato un indiscusso fenomeno al botteghino, totalizzando un’impressionante cifra di 1,9 miliardi di dollari in tutto il mondo. Nonostante ciò, il film non è esente da critiche, che emergono soprattutto in merito a difficoltà di produzione causate dall’emergenza sanitaria globale.

La pandemia di COVID-19 ha avuto un’influenza significativa sulle riprese del film, con attori come Rhys Ifans e Thomas Haden Church impossibilitati a partecipare fisicamente al set. Di conseguenza, sono stati utilizzati filmati riutilizzati da The Amazing Spider-Man e Spider-Man 3. Un altro aspetto da considerare è l’ampio uso di green screen durante la produzione, il che ha portato a una forte dipendenza da tecnologie di post-produzione.

Impatto del COVID-19 sulla produzione

Tom Holland, protagonista del film, esprime il suo rammarico per l’effetto negativo che la pandemia ha avuto sulla sua esperienza di ripresa. In una recente intervista, ha rivelato che la creazione del film è stata caratterizzata da sfide notevoli dovute alle restrizioni sanitarie.

Una delle cose più negative di Spider-Man: No Way Home è stata che abbiamo girato nel periodo di punta del COVID”, spiega Holland. “Le riprese si sono concentrate principalmente in studio, il che significa che sono stato sul set solo per tre giorni. Questo si riflette, credo, nel film”.

Tecniche di ripresa utilizzate

Holland continua a descrivere come le riprese siano state soprattutto virtuali, con spezzoni di scene girate in esterni a New York utilizzate poi in post-produzione ad Atlanta. Questo ha reso necessaria una dettagliata pianificazione delle inquadrature, con attori che dovevano mappare le loro azioni su filmati preesistenti.

Le dichiarazioni di Tom Holland

Holland ha anche condiviso le sue frustrazioni rispetto al ritmo delle riprese, citando specificamente l’inevitabile lentezza delle inquadrature rispetto alle aspettative per il suo personaggio, Peter Parker. “Questa situazione mi ha creato non pochi problemi, in quanto dovevo camminare lentamente per riflettere il ‘non posso perdere tempo’ in un momento in cui Peter avrebbe dovuto essere frenetico e veloce”, ha spiegato il giovane attore.

Questa difficoltà si è tradotta in un prodotto finale che, sebbene grandioso nel complesso, ha privato Holland della possibilità di esprimere appieno il suo personaggio come in occasione delle sue precedenti interpretazioni in Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home, dove ha avuto maggiori opportunità di lavorare in location reali.

In conclusione, si prevede che uno dei requisiti di Holland per il quarto film di Spider-Man sarà l’impegno a scongiurare le problematiche incontrate in questo progetto, ora che le limitazioni legate al COVID non sono più in vigore.


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