Succession: analisi e critica del finale della serie

Succession: analisi e critica del finale della serie

Con il gran finale di Succession, la serie ideata da Jesse Armstrong e trasmessa da HBO e Sky Atlantic, il capolavoro televisivo del 2023 raggiunge il suo apice. In questo articolo, analizziamo e critichiamo l’ultimo episodio, cercando di valutare l’approfondimento delle caratteristiche tecniche e contenutistiche del capolavoro.

Un finale degno di un capolavoro

Il finale di Succession prende ispirazione dal capolavoro di Sidney Lumet, 12 Angry Men, ma introduce anche delle differenze significative. Invece di mostrare una votazione decisiva per la vendita a GoJo, come ci si sarebbe aspettato, l’episodio mette in scena una battaglia tra tre fratelli, ognuno alle prese con i propri problemi.

Jesse Armstrong riesce a creare un ultimo episodio che riassume tutti i temi e le melodie ascoltate fino ad ora, un vero e proprio “best of” di tutta la serie. Pur non essendo originale come Connor’s Wedding o emotivamente toccante come Church and State, il finale riesce comunque ad allinearsi con l’eccellenza della quarta stagione.

Personaggi al centro dell’azione

Il vero punto di forza di Succession:

  • Jeremy Strong come Kendall Roy
  • Kieran Culkin come Roman Roy
  • Sarah Snook come Siobhan Roy

È l’attenzione dedicata ai personaggi e alle loro sfide personali che rende la serie così avvincente. Senza dubbio, il finale si concentra proprio sui protagonisti, mostrando un’accurata disamina delle loro fragilità e dei loro desideri.

Critica e valutazione

Considerando l’approfondimento delle caratteristiche tecniche e contenutistiche del finale di Succession, il punteggio assegnato all’episodio è 9.5/10. Nonostante piccole pecche, come la mancanza di originalità in alcuni momenti, il gran finale riesce comunque a mantenere un livello di qualità elevato, conclusione degna di un’ottima serie televisiva.