Shu Qi porta Nuhai (Girl) al Festival di Venezia

Shu Qi presenta il suo primo film da regista a Venezia: “Nuhai (Girl)”
In occasione della 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, l’attrice taiwanese Shu Qi ha fatto il suo debutto alla regia con il film Nuhai (Girl). Questa opera rappresenta un importante passo avanti nella sua carriera artistica, offrendo uno sguardo intimo e riflessivo su temi come l’identità femminile e le relazioni familiari. La presenza di Shu Qi nel mondo del cinema si è consolidata grazie a collaborazioni con registi di fama internazionale, ma questa nuova avventura segna un cambio di rotta significativo.
ambientazione storica e tematiche principali del film
un racconto ambientato nel taiwan del 1888 tra destino e ribellione
Nuhai (Girl) si svolge a Taiwan, nel 1888, narrando le vicende di tre generazioni di donne. La sceneggiatura ha richiesto circa dieci anni per essere sviluppata ed è stata ispirata anche dall’esperienza personale della regista. Il film approfondisce i concetti di destino e karma, elementi fondamentali nella cultura cinese, che influenzano le scelte e le dinamiche familiari attraverso le generazioni.
Il rapporto tra genitori e figli, in particolare quello tra madre e figlia, costituisce il nucleo emotivo dell’opera. Le protagoniste spesso si trovano a mettere in discussione modelli familiari rigidi o oppressivi, spinti dalla volontà di trovare una propria strada. La presenza dell’amica Li-li rappresenta un punto di svolta: la ragazza proveniente da una famiglia divorziata mostra alla protagonista nuove prospettive sulla libertà personale e sui vincoli sociali.
sintesi delle scene chiave e simbolismi del film
scene emblematiche: il cancello, i fantasmi e la borsa
Nuhai (Girl) include sequenze fortemente simboliche che evidenziano i conflitti interiori delle protagoniste. Tra queste spicca la scena del cancello, dove la figlia affronta la madre chiedendole il divorzio. Un’altra scena memorabile vede la protagonista confessare all’amica di avere più paura dei “fantasmi” che delle persone vive.
L’episodio più potente riguarda la madre che dà via la stessa borsa con cui era stata cacciata dal padre: un gesto simbolico che rappresenta l’abbandono forzato della figlia. La scena evidenzia come le ferite trasmesse dalle generazioni passate possano continuare ad influenzare le scelte presenti.
fonti d’ispirazione personali della regista
ricordi autobiografici come base narrativa
Shu Qi ha rivelato che molte sequenze sono direttamente ispirate alla sua vita privata. In particolare, la scena del cancello chiuso nasce dalla sua esperienza personale da bambina quando cercava di proteggersi dal padre violento: “Quando mio padre voleva picchiarmi, io riuscivo a scappare solo chiudendo una porta di ferro.”
Anche la paura dei “fantasmi” deriva da ricordi legati ai momenti bui vissuti durante l’infanzia: “Ricordo un vicolo molto oscuro vicino casa mia; ciò che mi terrorizzava non era il buio in sé ma pensare se papà fosse tornato ubriaco.”
dettagli sulla produzione e importanza dell’opera
Nuhai (Girl) si configura come un film capace di toccare profondamente lo spettatore grazie alla sua autenticità e intensità emotiva. Attraverso lo sguardo delle figure femminili nelle diverse epoche storiche, l’opera affronta temi universali quali famiglia, identità e libertà individuale. Questo debutto registico conferma il talento artistico di Shu Qi come narratrice sensibile ed efficace.
Elenchi degli ospiti o personaggi principali:- Shu Qi – attrice e regista protagonista del film
- Lui Li-li – amica liberale della protagonista
- Membri del cast non specificati nella fonte
- Diverse figure storiche rappresentate nel contesto storico del Taiwan 1888