Serie sci-fi intelligenti e sottovalutate da non perdere in streaming

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una serie innovativa e riflessiva: la narrativa della fantascienza di “Beforeigners”

Nel panorama contemporaneo delle produzioni seriali di fantascienza, poche serie sono riuscite a coniugare con così tanta efficacia originalità narrativa e approfondimento sociale. Tra queste, si distingue “Beforeigners”, una produzione norvegese che, attraverso un approccio innovativo, affronta temi attuali come l’immigrazione, l’identità e i confini temporali.

ambientazione e trama principale

il mondo di oslo del futuro

La serie è ambientata in Oslo nel futuro prossimo, dove eventi misteriosi legati a luci oceaniche hanno portato alla riapparizione di persone provenienti da epoche storiche diverse. Questi ‘migranti temporali’ appartengono all’Età della Pietra, al mondo vichingo e a epoche successive fino alla fine del XIX secolo.

il fenomeno dei migranti temporali

La comparsa improvvisa di questi individui crea un nuovo flusso migratorio, sfidando le strutture sociali e le leggi dell’integrazione. Molti di loro cercano di integrarsi, altri si trovano ai margini di una società che fatica a comprenderli e accoglierli. La serie, dunque, si configura come un thriller fantascientifico che si evolve tra giallo, dramma e analisi politica.

i protagonisti e lo sviluppo narrativo

Al centro della storia troviamo Lars Haaland, interpretato da Nicolai Cleve Broch, un detective esausto che si unisce a Alfhildr, una guerriera vichinga interpretata da Krista Kosonen. La loro collaborazione, inizialmente caratterizzata da diffidenza e ironia, si trasforma in una comune battaglia per risolvere un omicidio complesso. La relazione tra i personaggi è il cuore emotivo della narrazione, fatta di tensione, humor nordico e crescente solidarietà.

temi sociali e significato profondo

La forza di Beforeigners risiede nella capacità di usare la fantascienza come metafora delle sfide sociali del presente. Le ‘migrazioni temporali’ vengono viste come una metafora delle migrazioni reali odierne, delle difficoltà di integrazione e del rapporto tra tradizione e progresso. La serie mette in evidenza i limiti di una società che si proclama evoluta, ma che spesso si mostra ancora incapace di accogliere la diversità, con un’oculata vena di ironia e critica sociale.

stile e produzione

Ideata e sceneggiata da Anne Bjørnstad, già collaboratrice di Lilyhammer, e diretta da Jens Lien, la serie si distingue per una messa in scena elegante e una fotografia noir. Tra elementi di intrattenimento, intelligenza e raffinatezza sociale, “Beforeigners” dimostra che anche da paesi come la Norvegia si può realizzare una fantascienza capace di far riflettere senza rinunciare all’efficacia narrativa.

personaggi e protagonisti

  • Nicolai Cleve Broch nel ruolo di Lars Haaland
  • Krista Kosonen in quello di Alfhildr

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