Serie fantasy che hanno deluso i fan con i loro finali

Il panorama delle serie televisive di genere fantasy è caratterizzato da produzioni che, nel tempo, hanno lasciato un’impronta indelebile o sono state soggette a critiche per sviluppi narrativi deludenti. La percezione degli spettatori può influenzare significativamente la reputazione di una serie, soprattutto quando le aspettative non vengono soddisfatte. In questo contesto, alcune produzioni hanno mostrato punti deboli nelle trame o nelle conclusioni, contribuendo a definire il loro posizionamento tra i titoli più apprezzati o controversi.
chilling adventures of sabrina (2018–2020)
una rivisitazione con toni oscuri e horror
Il reboot della celebre commedia sovrannaturale per teenager, Sabrina the Teenage Witch, ha adottato un approccio molto diverso rispetto alla versione originale, optando per un’atmosfera più cupa e inquietante. Questa scelta ha portato Chilling Adventures of Sabrina ad assumere tonalità horror e a cercare di riempire il vuoto lasciato da serie come Buffy the Vampire Slayer. La produzione ha ricevuto risposte miste dal pubblico.
La serie si è distinta per un tono confuso e una narrazione disomogenea, che non ha permesso di trovare una direzione chiara. Il passaggio verso territori metatextual e campy ha contribuito a creare una trama debole sotto il peso di molte storyline e relazioni tra personaggi. La mancanza di una trama portante solida ha impedito alla serie di consolidarsi come un caposaldo del genere.
the legend of korra (2012–2014)
una crescita graduale con qualche punto critico
The Legend of Korra rappresenta un’evoluzione del mondo creato da Avatar: The Last Airbender, ampliandone le tematiche e approfondendo nuovi aspetti della mitologia dell’Avatar. La serie si è rafforzata nel corso delle stagioni, anche se il secondo ciclo è universalmente considerato meno convincente.
L’introduzione di nuove lore riguardanti le origini dell’Avatar ha suscitato entusiasmo ma anche confusione. La conclusione della seconda stagione ha richiesto un rinnovamento della narrazione in modo soft nella terza stagione, cosa che in alcuni casi ha lasciato gli spettatori insoddisfatti. Nonostante ciò, la serie mantiene una posizione importante nel panorama fantasy televisivo.
shadow and bone (2021–2023)
una produzione cancellata troppo presto
Ispirata alla popolare saga letteraria di Leigh Bardugo, Shadow and Bone si distingue per aver saputo combinare elementi originali con l’universo dei romanzi. La serie si conclude con un finale che cerca di chiudere alcune storyline principali prima della definitiva uscita dal palcoscenico televisivo.
Nonostante alcuni aspetti positivi e l’apprezzamento sia dai fan dei libri sia dai nuovi spettatori, la produzione presenta limiti legati all’utilizzo di tropi tipici del fantasy teen. La presenza simultanea di plot provenienti da Six of Crows ha contribuito a rendere il ritmo spesso disomogeneo e sovraccarico di eventi paralleli.
game of thrones (2011–2019)
il gigante del fantasy tv con un finale controverso
Game of Thrones rappresenta senza dubbio uno degli show più influenti del ventunesimo secolo nel genere fantasy. Pur avendo raggiunto successi notevoli durante le prime stagioni, l’epilogo della saga si è rivelato fonte di grande delusione per molti fan.
Le morti più iconiche e i colpi di scena attesi sono stati spesso sostituiti da scelte narrative discutibili come quella dell’incoronazione di Bran Stark come re. Il risultato finale ha diviso critica e pubblico: mentre alcune scene hanno mantenuto fascino ed emozione, altri momenti sono stati percepiti come insoddisfacenti dopo anni d’attesa.
merlin (2008–2014)
un finale tragico che segna la fine
Dopo cinque stagioni ricche di avventure epiche ambientate nella leggenda arturiana, Merlin si distingue per il suo epilogo amaro: Merlin deve vagare senza pace nel mondo mentre Arthur rimane lontano dalla scena terrena.
Se fosse stata concessa più continuità narrativa forse questa conclusione avrebbe potuto essere diversa; invece la scelta finale si inserisce in un tono più leggero tipico delle prime stagioni ma difficile da accettare nel contesto complessivo dello show.
the magicians (2015–2020)
una storia innovativa ma tormentata dalla fine anticipata
The Magicians emerge tra i titoli meno discussi rispetto ad altri grandi successi recenti del fantasy TV grazie al suo stile distintivo e ai personaggi profondamente umani.
La perdita improvvisa del protagonista Quentin alla fine della quarta stagione ha segnato profondamente lo sviluppo narrativo; la decisione degli autori di adattare tutti i libri disponibili ha imposto strade narrative sperimentali che non sempre hanno soddisfatto le aspettative dei fan.
the vampire diaries (2009–2017)
romanticismo oscuro con alti e bassi
The Vampire Diaries combina romanticismo intenso, drammi adolescenziali e elementi soprannaturali in modo coinvolgente fino alle ultime stagioni.
L’addio definitivo a Nina Dobrev nella sesta stagione segnala il declino della dinamica centrale: senza il triangolo amoroso principale lo show perde smalto.
Il personaggio preferito Bonnie ottiene infine l’esito triste che molti avevano previsto fin dall’inizio: questa conclusione lascia uno spiraglio aperto sul valore complessivo della serie stessa.
supernatural (2005–2020)
un lungo viaggio con finalaccio controverso
Supernatural rappresenta uno degli esempi più longevi nel panorama fantasy televisivo moderno.
Gli ultimi episodi hanno diviso i fan: mentre alcuni apprezzano l’approccio nostalgico e le rivelazioni finali sulla coppia Winchester,
altri trovano troppo affrettate alcune scelte narrative come quella relativa alla morte improvvisa di Dean o al destino condiviso tra fratelli.
once upon a time (2011–2018)
dalla magia delle fiabe ai ripetuti fallimenti narrativi
Once Upon A Time inizialmente aveva conquistato pubblico grazie alla rivisitazione moderna delle fiabe classiche mescolandole a temi dark.
Con il passare delle stagioni però questa formula si è esaurita: le nuove stagioni hanno introdotto conflitti ridondanti
e la perdita ripetuta dei lieto fine per Regina ha generato crescente insoddisfazione tra gli spettatori.
true blood (2008–2014)
una miscela esplosiva che finisce male
True Blood, noto per il suo stile audace ed erotico nell’ambito vampiresco,
ha avuto successo negli anni 2000 ma poi si è progressivamente smarrito.
Il finale mostra Sookie intenta a formare una famiglia tradizionale abbandonando definitivamente il passato sovrannaturale,
scelta criticata perché contrasta fortemente con lo spirito iniziale dello show stesso.